Molti vastesi scelgono la cremazione, un trend in crescita

scelte ven 13 aprile 2018

Vasto L’autorizzazione viene rilasciata nel Comune dove è avvenuto il decesso o in quello di residenza

Attualità di La Redazione
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Cremazione ©Vastoweb
Cremazione ©Vastoweb

VASTO. Negli ultimi tempi sono diversi i vastesi che hanno deciso di essere cremati. Tra gli elementi che hanno contribuito ad aumentare la richiesta di cremazione c’è la legittimazione di questa pratica da parte della Chiesa cattolica. Costruire tombe di famiglia è costoso e richiede spazi. In città c'è il problema di soddisfare la richiesta crescente di loculi. Di qui qualche volta l’idea di cercare una strada alternativa per far in modo che la salma non richieda di per sé grande spazio.

Per la cremazione è necessaria la chiara volontà del defunto, che può essere espressa tramite: disposizione testamentaria, iscrizione alla società per la cremazione, un’autocertificazione del coniuge o dei parenti più prossimi, che abbiano pari grado di parentela.

Una volta certificata la volontà del defunto, viene rilasciata l’autorizzazione nel Comune dove è avvenuto il decesso o in quello di residenza.

Successivamente alle esequie e al termine del corteo funebre, il feretro viene portato al Tempio Crematorio, dove avrà luogo l’ultima cerimonia di commiato per il defunto. Con lo stesso carrello cerimoniale successivamente il feretro viene portato nell’area tecnica, e inserito in una cella frigorifera, dove rimarrà fino al momento stesso della cremazione.

Le cremazioni avvengono esclusivamente su salma singola: il feretro viene inserito nel forno, in un procedimento automatizzato e che viene monitorato costantemente con mezzi informatici. Il procedimento dura alcune ore a seconda della struttura.

Ultima parte della cremazione e la polverizzazione delle ceneri, che vengono poi raccolte in un apposito sacchetto, da collocarsi all’interno dell’urna cineraria. L’urna verrà poi, in presenza dei familiari più stretti, sigillata. Il sigillo non avviene però nel caso in cui le ceneri siano state autorizzate per la dispersione.

Sulla dispersione delle ceneri operano dei regolamenti di carattere regionale. E’ sempre vietata: nei laghi, nei fiumi nei tratti che sono liberi da natanti, nei centri abitati.

Costi cremazione: i costi si aggirano sui 600 euro, ai quali bisogna poi aggiungere le tasse, le spese per gli adempimenti burocratici, il trasporto, l’urna cineraria e la cassa. Per quanto riguarda la cassa, nel forno non possono essere utilizzate quelle di zinco, per cui si acquistano solo quelle in legno.

In Abruzzo non ci sono ancora strutture. Quelle più vicine sono nelle Marche, Umbria e Campania. Il Sindaco di Francavilla, Antonio Luciani aveva proposto la realizzazione di un impianto crematorio,ma considerato l'impatto che la notizia ha avuto tra i cittadini, in particolare tra quelli residenti nei quartieri collinari vicini alla sede cimiteriale, la delibera che prevedeva il project financing per la realizzazione è stata revocata.

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