Slai Cobas: "La Sevel, già condannata dalla Cassazione, è recidiva"
Vasto Nuova denuncia presentata lo scorso mercoledì 30 maggio dal sindacato, il 2 Giugno assemblea pubblica ad Atessa
ATESSA. "La pretesa della Sevel di Atessa di impedire i diritti e le libertà democratiche in fabbrica con l’abuso dei poteri disciplinari in chiave antisindacale contrasta con l’intero ordinamento giuridico e sociale: LA SEVEL, GIA’ CONDANNATA DALLA CASSAZIONE, E’ RECIDIVA !
Lo rende noto la Sede Legale Nazionale del sindacato Slai cobas con riferimento alla sentenza n. 19272 della Corte di Cassazione pubblicata il 2 agosto 2017 in cui il massimo organo della magistratura ha condannato la Sevel di Atessa al versamento a Slai cobas delle quote associative dei lavoratori iscritti al sindacato di base e censurato l’azienda per “l’irragionevole restrizione delle autonomie e libertà sindacali dei lavoratori stessi”.
Del comportamento antisindacale abitudinario a danno dei lavoratori e dello Slai cobas - condotta antisindacale ormai assurta a sistema in Sevel e nell’intero gruppo FCA - si discuterà a breve nell’udienza che convocherà il giudice del lavoro del Tribunale di Lanciano con “procedura d’urgenza” in relazione alla nuova denuncia presentata lo scorso mercoledì 30 maggio dal sindacato: con la recidiva aggravata di antisindacalità l’azienda dovrà fare veri e propri “salti mortali” in tribunale ad improbabile difesa dalle accuse del sindacato di base.
Oggi la lotta per la democrazia nei luoghi di lavoro rappresenta non solo un valore di grande tutela per i lavoratori ma un forte presidio generale a difesa delle libertà democratiche dell’intera società che ai valori dei lavoratori fa riferimento.
E’ in questo senso che l’iniziativa indetta da Slai cobas ad Atessa per la prossima festa della Repubblica assume grande rilevanza anche considerato che, ancora oggi, per i lavoratori <l’Italia resta un paese a sovranità limitata e democrazia autoritaria>!
ASSEMBLEA PUBBLICA AD ATESSA
sabato 2 giugno 2018 - h 15.30 - c/o “Il Castello” in Largo Castello"
Così, in una nota stampa, Slai Cobas.