VASTO – “Continuiamo a dire che vogliamo vederci chiaro su questa vicenda e che continueremo ad ascoltare anche altri pareri di professionisti per meglio delineare la questione e non lasciare nulla al caso”. Le associazioni ambientaliste non abbassano la guardia. La loro posizione non si sposta di un millimetro: Amici di Punta Aderci, Arci, Legambiente, Cai, Wwf, Porta Nuova e Fare Verde continueranno a dire no alla cava di sabbia nel mare antistante la riserva di Punta Aderci. “L’intervento sui fondali – afferma Nunzia Salvatorelli, presidente di Amici di Punta Aderci – non sembra di bassa portata e le parole del professor Stoppa (il docente dell’Università D’Annunzio che ha tenuto sabato una conferenza sulla questione) hanno confermato, dal punto di vista scientifico, le perplessità dei soci e degli amanti di quella zona di mare. Il concetto base del professore è stato che la natura è costretta a cercare sempre un equilibrio perfetto tra tutte le forze che intervengono e creare in maniera artificiale una sorta di piccolo canyon a qualche decina di metri di distanza dalla riva di Punta Penna costringerebbe il mare a riprendere altrove il materiale sabbioso. Su questa precisa domanda: ‘Potrebbe essere la spiaggia di Punta Penna la restitutrice di questo materiale?’, il professore non ha confermato ma, purtroppo, non ha nemmeno escluso totalmente tale eventualità”. Nel mirino degli ambientalisti è finito, dunque, il progetto Sico.Ra, con cui la Regione Abruzzo ha intenzione di attuare il ripascimento delle spiagge abruzzesi ridotte ai minimi termini dall’erosione: prendere un milione di metri cubi di sabbia nel tratto di mare antistante la riserva e trasportarlo in altri lidi costieri, in particolare Casalbordino, Martinsicuro, Roseto e la stessa Ortona, dove è prevista l’installazione di una seconda cava. Un disegno fortemente avversato dalle associazioni, che preparano le osservazioni, cioè proposte di modifica del progetto che verranno esaminate in Regione. Ma è solo un primo passo. “La riserva naturale di Punta Aderci – afferma la Salvatorelli – è dal punto di vista dello sviluppo turistico-ambientale una grande risorsa per il nostro territorio, ma anche per tutta la regione Abruzzo. Questa valenza è condivisa sia a livello provinciale che regionale, pertanto è incomprensibile un progetto che possa minacciare un’area di così grande importanza e rilevanza ambientale”.
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