VASTO – Una svolta nella gestione della sanità in Abruzzo, da attuare attraverso una legge che assicuri la trasparenza nel settore e i diritti dei lavoratori. Sono le richieste della Cisl per evitare il ripetersi di vicende simili a quella del Gruppo Villa Pini: 1600 dipendenti senza stipendio da mesi, compresi i lavoratori dei centri di riabilitazione San. Stef. Ar di Vasto e San Salvo.
“La Cisl d’Abruzzo – scrivono in una nota il segretario generale Maurizio Spina e il segretario Cisl Fp Vincenzo Traniello – congiuntamente alla Federazione regionale della sanità e del pubblico impiego, ritiene fondamentali le decisioni che saranno assunte dall’Assemblea del Consiglio regionale in merito ai rapporti tra la Regione Abruzzo e la sanità convenzionata, al fine di garantire il diritto alla salute dei cittadini abruzzesi.
La Cisl chiede una svolta nella gestione della sanità in Abruzzo, a partire dai rapporti con la sanità privata, con regole certe e uguali per tutti. La nuova legge sull’accreditamento, partendo dalla norma oggi in vigore, necessita di modifiche in grado di evitare il ripetersi di situazioni drammatiche come quelle del gruppo Villa Pini, che rischiano di riprodursi in altre realtà.
Serve un’intesa unitaria tra tutte le forze politiche che dimostri la volontà di voltare pagina evitando divisioni che non hanno motivo di essere.
Una intesa che sia in grado di dare risposte certe in tempi utili e di garantire il diritto alla salute e al lavoro.
Le norme contenute sull’accreditamento di strutture sanitarie private vanno rese più chiare in riferimento ai Lea (livelli minimi di assistenza) che, per essere effettivamente garantiti come impone la legge, devono necessariamente tener conto di diversi parametri fondamentali attualmente non esplicitamente previsti.
Il rispetto dei contratti di lavoro richiede tempi certi sull’erogazione delle retribuzioni.
L’attività svolta dalle strutture private necessita di tempi certi nel pagamento delle prestazioni effettuate, prevedendo necessariamente una riserva legata alle verifiche sull’appropiatezza e congruità delle prestazioni erogate.
La Cisl auspica una legge per tutti gli operatori del settore trasparente e incisiva per garantire in primo luogo la salute, il lavoro e l’impresa”.
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