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mercoledì 7 Maggio 2025
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"Col termovalorizzatore meno CO2"

VASTO – Dopo Il futuro del mercato mondiale dell’automotive, svolto il 23 settembre, un altro importante tema sociale è stato approfondito, su iniziativa del Rotary Club di Vasto, venerdì 28 ottobre. Questa volta l’argomento ha  riguardato L’economia verde, le fonti rinnovabili e la valorizzazione energetica dei rifiuti ed è stato trattato con incisività dalll’ingegner Paolo Rossignoli, uno dei maggiori esperti italiani ed internazionali in questo settore, Plant Manager del termovalorizzatore gestito dalla A2A di Brescia.

Alla presenza del past-governor Riccardo Marrollo, dei soci e delle loro gentili signore, del sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, del sindaco di Cupello, Angelo Pollutri, e del Presidente dell’Assovasto, Gabriele Tumini, il relatore, presentato dal Presidente del club Pasquale Colamartino e dal coordinatore della serata Gianfranco Bonacci, ha cercato di dissipare vari equivoci, cercando di offrire una informazione corretta e, per quanto possibile, esaustiva, indicando innanzitutto alcune strategie sui rifiuti, i quali, purtroppo, vanno aumentando più della stessa popolazione. Tali strategie portano necessariamente all’utilizzo della raccolta differenziata e a quello dei termovalorizzatori.

Con l’aiuto di alcune slide l’ingegner Rossignoli ha quindi presentato il termoutilizzatore di Brescia, uno dei più grandi d’Europa, approfondendone il sistema di combustione, il sistema di monitoraggio e il riciclaggio delle scorie. L’utilizzo del Termoutilizzatore, naturalmente, poggia su tre cardini fondamentali: la protezione ambientale, l’efficienza energetica, l’affidabilità e sicurezza.

Il relatore ha dato anche alcuni dati relativi a quanto il termoutilizzatore di Brescia ha prodotto (al netto degli autoconsumi) e immesso in rete. Interessanti, per esempio, sono quelli del 2007, riportati anche in un dettagliato Rapporto dell’Osservatorio: il Termoutilizzatore ha prodotto elettricità pari al fabbisogno per 190.000 famiglie e calore pari al fabbisogno di riscaldamento di 50.000 appartamenti. Nel contempo, ha consentito il risparmio di oltre 150.000 TEP – tonnellate equivalenti di petrolio (pari a 5.000 autobotti con rimorchio, una fila lunga da Milano a Brescia) e ha evitato l’emissione in atmosfera di oltre 400.000 tonnellate di anidride carbonica – CO2, corrispondenti al risultato ottenibile con la riforestazione di oltre 15.000 ettari di superficie (circa due volte l’estensione del Comune di Brescia).

L’impianto ha ricevuto il Premio Wtert 2006 Industry Award, come il migliore termoutilizzatore del mondo. Il Premio era stato indetto dal WTERT (Waste-to-Energy Research and Tecnology Council – Consiglio per la Ricerca e la Tecnologia della Termoutilizzazione dei Rifiuti) presso la Columbia University di New York per il migliore impianto termoutilizzatore nel mondo, da individuare sulla base dei seguenti criteri di valutazione: alta efficienza nel recupero di energia elettrica e termica; basso livello di emissioni conseguito; qualità nel riutilizzo e trattamento dei residui; accettazione della comunità locale; qualità estetica e architettonica. Alla competizione sono stati candidati più di venti fra i principali impianti a livello internazionale. Il Termoutilizzatore di Brescia, dopo essere stato ammesso nel gruppo dei tre
finalisti (Brescia, Malmoe e Amsterdam) è stato dichiarato dall’Advisory Board del WTERT vincitore del Premio.

Alla fine dell’intervento dell’ingegner Rossignoli, si è aperto un ampio dibattito, a cui hanno partecipato in particolare i sindaci di Vasto e di Cupello che hanno insistito molto sull’importanza del consenso popolare per attuare anche qui sul nostro territorio progetti di questo tipo. Il Presidente dell’Assovasto Tumini, da parte sua, ha sottolineato l’importanza di alimentare anche da noi la tecnologia sul fronte dei rifiuti.
Alla conferenza è seguita la Conviviale con l’ingresso di quattro nuovi soci: la professoressa Emma Columbro, insegnante di Scuola Media; Nicola Musone, imprenditore del settore automotive; il professor Nino Fuiano, Dirigente Scolastico; William Strever, imprenditore del settore edilizia e produzione energetica. “Tutti e quattro- ha sottolineato il Presidente Colamartino – porteranno certamente nuovo vigore al Club, in particolare nell’impegno del service sul territorio del vastese”.

Luigi Medea – addetto stampa Roptary club Vasto