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martedì 13 Maggio 2025
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Convention dell'IdV, standing ovation per Salvatore Borsellino

VASTO – “Resistenza, resistenza, resistenza”. Si chiude con un appello a squarciagola dinanzi al popolo dell’Italia dei Valori e, in particolare, ai giovani, l’intervento di Salvatore Borsellino alla convention nazionale del partito di Antonio Di Pietro. A Vasto, il fratello di Paolo Borsellino, magistrato simbolo della lotta alla mafia, ucciso nel ’92 nell’attentato di via D’Amelio, ha raccolto applausi a scena aperta e più di una standing ovation. Ha parlato soprattutto ai giovani. Li ha incitati a credere nel cambiamento della politica, ad indignarsi. Ha portato con sé un’agenda rossa, simbolo delle sue battaglie. Un’agenda simile a quella che era di suo fratello e che è sparita misteriosamente dopo la strage di Palermo. “L’agenda rossa – ha detto Salvatore Borsellino – è il simbolo della giustizia negata. Ritengo che la strage che ha spezzato le vite di Paolo e della sua scorta sia stata preordinata per sottrarre l’agenda rossa. Lì dentro c’era scritto tuo quello che Paolo stava facendo. Stava indagando sull’attentato di Capaci (in cui morirono Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, n.d.r.)”.

Un lungo e accorato intervento, con picchi emotivi altissimi, che hanno infiammato la platea, quello di Savatore Borsellino. Parole forti. “Ritengo – ha affermato – che il nome di Borsellino non sia un nome di parte. E’ un nome di tutti, ma io qui mi sento a casa mia, tra la gente onesta. Perciò sono tra di voi. Sono io che ho bisogno di voi e, quando non avrò più la forza di gridare, sarete voi ad urlare la vostra voglia di giustizia. In voi ho la speranza che sia fatta giustizia per la morte di mio fratello”. Poi, dinanzi agli occhi lucidi di molti, ha tuonato: “Io non vengo qui per farvi commuovere, ma per farvi arrabbiare. Paolo e quei ragazzi sono morti per noi. Sono rimasto zitto per 7 anni – ha raccontato – ma ora ho ritrovato la speranza con questi ragazzi”. Alla fine, è stata una gara a salire sul palco per abbracciarlo. Lo stesso Di Pietro è andato a complimentarsi con lui e con gli altri ospiti che hanno intavolato il dibattito sulla giustizia, moderato dal giornalista de L’Espresso Peter Gomez: i deputati europei dell’IdV Luigi De Magistris e Sonia Alfano, il parlamentare dipietrista Luigi Li Gotti e Gioacchino Genchi, il consulente informatico dell’autorità giudiziaria che ha condotto indagini sulla strage di via D’Amelio. Al termine dell’intervento di Borsellino, è andato a vuoto un tentativo di collegamento in diretta web con Beppe Grillo, che già due anni fa aveva detto la sua nella convention dipietrista di Vasto.

Michele D’Annunzio