VASTO – Chiedono lo stato di calamità di mercato gli agricoltori del Vastese e della Provincia di Chieti: “Dopo i disastrosi risultati dei comparti cerealicolo, ortofrutticolo e viticolo, sottacendo il negativo andamento del comparto zootecnico e lattiero caseario – si legge in un comunicato del Consiglio generale della Copagri – anche quello oleicolo contribuisce a concludere un annata agraria 2008/2009 assolutamente sotto tono”. L’organizzazione degli agricoltori parla di “produzione complessiva in visibile discesa di circa il 40-50%”.
“I risultati immediati – afferma la Copagri provinciale – si stanno già palesando con dati preoccupanti: meno 30% di previsione nelle semine autunnali; escalation di istanze di espianti definitivi a premio per i vigneti dove l’Abruzzo è 3^ in assoluto tra le regioni italiane; incontrollato e consolidante aumento di estirpazione definitiva di impianti frutticoli e chiusura di stalle ed allevamenti. E’ emergenza assoluta nel comparto agricolo e, l’abbandono produttivo, si estende vistosamente con pericolose ricadute non solo sulla qualità dei prodotti immessi sul mercato ma anche sulla tenuta fisica del territorio esposto al rischio vero di dissesto idrogeologico perché non manutentato. La Copagri ricorrerà a forme di mobilitazione affinché i partiti e le istituzioni, rimettano al centro dell’agenda degli interessi concreti le emergenze del settore primario. Chiederemo alla regione Abruzzo – conclude la nota di Copagri – di avanzare al governo nazionale la dichiarazione di calamità di mercato e l’immediata istituzione di un tavolo rappresentativo dell’intera filiera agroalimentare”.