VASTO – Con l’ipotesi di costruzione di una centrale nella vicina Termoli, torna di stretta attualità anche a Vasto il dibattito sull’energia nucleare. Pubblichiamo le riflessioni di Stefano Comparelli, dell’associazione Fare Verde.
“Sarebbe interessante proporre un sondaggio sulla domanda lei si renderebbe disponibile per accogliere una Centrale Nucleare nel terreno vicino casa sua?
Credo che almeno questo potrebbe scuotere le coscienze addormentate di certa parte della popolazione.
Infatti alla notizia che tra i dieci siti individuati dal Ministero per lo Sviluppo Economico ci sarebbe l’area di Termoli, mi sarei aspettato sommosse di piazza, rivolte popolari, manifestazioni di massa, niente di tutto questo; il vastese (inteso in senso di area geografica) pare scarsamente interessato alla notizia.
Ma se anche il popolo bue, un po per assuefazione alle canagliate della politica, un po per scarsità di informazioni di cui si rendono comunque colpevoli alcuni pennivendoli locali, resta chiuso nel suo sonno imperturbabile, stupisce però il silenzio di certa stampa con l’hobby della politica (e viceversa) ed ancor di più la mancanza di presa di posizione sul tema da parte di Assessori ed ex Assessori al Turismo ed all’Ambiente, locali e regionali, politici di ogni razza e colore che paiono non aver minimamente registrato la notizia di cui sopra e continuano a fornire dati, ricette, e formule miracolose su come Vasto debba far leva sul Turismo come volano economico e via giù a propinare consigli su come avrebbero fatto loro al posto di chi, di ciò che si sarebbe dovuto fare e non si è fatto. Adesso si che si dovrà puntare sul Turismo religioso anche perché se dovessero malauguratamente confermare la notizia, per vedere turisti a Vasto ci vorrebbe veramente un Miracolo. E mentre entra nel vivo il dibattito sulle pale che dovranno girare nell’impianto off shore che pare debba sorgere a 5 miglia dalla costa petacciatese, a fianco a casa nostra ecco pronta una bella centrale Nucleare che avrà addirittura l’onore di essere tra le prime 4 delle dieci che sono previste in italia, almeno per il momento. L’avrà capito il nuovo assessore al turisno locale che sta per diventare un disoccupato? A proposito visto che l’ex è da poco tornato in Pizzeria, spetterebbe al Sindaco ( qualora si ricordasse di esserlo) sollecitare l’intervento di Chiodi su tale questione al fine magari di unirsi, prima della scadenza dei termini ormai prossima, al ricorso presentato già dalla Calabria, dalla Toscana, dalla Liguria, Dal Piemonte e dall’Emilia Romagna che hanno impugnato la legge davanti alla Corte Costituzionale.
Il Molise qualcosa sta facendo, ma Vasto non sembra rientrare nei piani di tutela del territorio dei nostri governanti regionali, d’altra parte ciò si era già capito; ciò che non è comprensibile perché i politici locali, preoccupandosi della vocazione turistica della zona, continuano a discutere di eventuali giramenti di pale a cinque miglia dalla costa che non sarebbero visibili neanche con il cannocchiale, (le trivelle petrolifere invece si vedono eccome) mentre il giramento di pale che provoca la notizia di una centrale nucleare a 30 KM da casa non è solo eventuale, è certo. Forse bisognerebe spiegare agli esperti del turismo locale che la radioattività non si muove per competenza territoriale (regionale o provinciale) e che un tumore te lo becchi anche se non abiti strettamente a Termoli o sei fuori dal confine Regionale.
Certo che bisogna avere una certa dose di fantasia per pensare di localizzare una centrale in una zona che meno di sette anni fa è stata colpita da un gravissimo terremoto; è un po come, per esempio, pensare di costruire un ospedale con del cemento depotenziato, prima o poi crollerà (ma è solo un esempio). Se questa è la voglia di lottare che ci anima toccherà andarsene presto da questo posto, almeno fino a quando le abitazioni potranno essere vendute perché avranno ancora un minimo prezzo di mercato, che perderanno completamente appena la notizia sarà confermata. E’ pur vero che questo governo fregandosene della espressa volontà popolare consacrata nel referendum del 1987, ha sottratto la materia alla decisione degli Enti locali prevedendo addirittura l’intervento dell’esercito la dove si dovessero incontrare ostacoli a quello che secondo Scajola e Co dovrebbe essere un normale insediamento, ma che gli abitanti dei siti accettino passivamente la cosa credo sia un risultato insperato per lo stesso Berlusconi.
Non vorrei essere nei panni della Brambilla, è un po come essere il custode del Louvre ed osservare impotente un Writers che ti modifica la Gioconda.
E’ vero, sono previsti incentivi per le popolazioni che dovranno sopportare tutto ciò,ma a quanto ammonterebbe l’incentivo che mi spinga ad accettare il fatto di avere una bomba nucleare praticamente sulla mia testa. E’ comico che i politici si preoccupino dell’Iran e del suo piano nucleare e per i fini che con esso intende perseguire, mentre le bombe per eventuali fini terroristici gliele stiamo praticamente localizzando noi in maniera ben diffusa sul territorio nazionale.
Alla favola del nucleare come energia pulita non ci crede più nessuno, è il solito giochetto ripetuto ultimamente con gli inceneritori di rifiuti, la storia è sempre la stessa magari ci regaleranno un po di corrente elettrica, qualche incentivo anche a noi se faremo casino, ma non troppo, e potremo comunque sperare nella realizzazione di un ottimo centro di Oncologia magari sponsorizzato da Veronesi che nel tempo otterrà ottime percentuali di guarigioni, così chi si ammalerà, potrà nutrire la solida speranza di essere salvato se se ne accorgerà in tempo. Per chi non ce la fa, pazienza, è il prezzo del progresso. Sarà bello vivere qui . Un altro mondo. Una vera fortuna per i nostri figli”.