VASTO – Con le accuse di estorsione, incendio e minacce aggravate, gli agenti del Commissariato di Vasto hanno arrestato Davide Palumbo, 39 anni, di San Severo, impiegato dell’Agenzia delle entrate della città pugliese, attualmente sospeso dal lavoro. Alla base della vicenda ci sarebbe, secondo quanto rifetito stamani in una conferenza stampa dal vice questore Cesare Ciammaichella, un debito non pagato da R.D.C., 34 anni, di Vasto, per un quantitativo di cocaina del valore di 400 euro. Una serie di minacce sfociate, secondo gli investigatori, nell’incendio appiccato il 28 settembre all’abitazione del trentaquattrenne, in via dei Bontempi, una stradina di località Incoronata. I due, in passato, avrebbero stretto amicizia in una comunità di recupero per tossicodipendenti di Crevalcore (Bologna). Successivamente, R.D.C. avrebbe ospitato più volte, per brevi periodi, Palumbo nella sua casa. Di recente, forse a causa di una ricaduta, il giovane vastese avrebbe preso dal suo amico pugliese cocaina senza pagare i 400 euro. Da lì sarebbero nati i problemi: una serie di minacce per sms, fino a quando R.D.C., il 26 settembre, ha trovato la casa a soqquadro e i mobili danneggiati. A distanza di due giorni si è verificato l’incendio. Dopo aver denunciato il fatto alla polizia, la vittima ha pattuito il pagamento della somma di denaro davanti a un locale di Vasto Marina, consegnando banconote fotocopiate. Una trappola tesa dagli investigatori. Subito è scattato il blitz degli agenti del Commissariato, che hanno arrestato Palumbo e lo hanno portato nel carcere di Torre Sinello, in attesa dell’udienza di convalida della misura restrittiva. Le indagini proseguono per scoprire se esistono dei complici.