VASTO – Il cantiere dell’ex Hotel Panoramic va dissequestrato. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Chieti, accogliendo il ricorso presentato da Giovanni Cerella, legale della Buysell, la società che al posto dello storico albergo ha costruito la struttura portante di un complesso residenziale in via Smargiassi, ai margini della villa comunale di Vasto. Una vicenda iniziata circa 6 anni fa con la raccolta di firme promossa da Davide D’Alessandro e dal suo laboratorio politico-culturale Polis. Il giornalista annunciò che le firme raccolte erano state 5mila. La vicenda legale culminò con il sequestro eseguito a maggio del 2009 dai carabinieri della Compagnia di Vasto, che contestavano alla società di aver realizzato uno stabile più grande rispetto a quanto previsto dalla concessione edilizia, con l’aggiunta di tre piani distribuiti sul nuovo edificio, che ha portato l’altezza dagli originari 8 metri e 50 centimetri ai 14 attuali. Quattro le persone finite sotto inchiesta con l’ipotesi di abuso edilizio in concorso: i legali rappresentanti della società proprietaria del cantiere e dell’impresa costruttrice, il direttore dei lavori e l’ex dirigente del settore Urbanistica del Comune di Vasto. Un primo sequestro risale al novembre del 2008 quando, dopo un esposto di un gruppo di cittadini, la Procura bloccò i lavori perché mancava il nulla osta della Soprintendenza ai beni archeologici della Regione Abruzzo. L’area, infatti, è vincolata. Ma fu la stessa Soprintendenza a sanare l’irregolarità, certificando l’assenza di danni ai resti antichi presenti nel sottosuolo e affermando che, in ogni caso, se le vestigia storiche fossero state danneggiate, questo sarebbe avvenuto già negli anni Cinquanta, all’epoca della costruzione del primo edificio, il Jolly Hotel, poi divenuto Hotel Panoramic. “La Corte di Cassazione – ricorda Cerella – aveva già accolto la nostra istanza, rimettendo gli atti al Tribunale del riesame di Chieti, che ha disposto il dissequestro. I sigilli al cantiere verranno rimossi lunedì alle 10”.