GISSI – “Non credo si tratti di una causa accidentale”. Con queste parole Giuseppe Loschiavo, capitano dei carabinieri di Vasto, fa capire che gli investigatori sono quasi certi della natura dolosa dell’incendio che stanotte ha distrutto a Gissi due auto dei familiari di Lorenzo Cozzolino, il 41enne esule della camorra arrestato il 24 novembre con la moglie Italia Belsole, 27 anni, perché i militari hanno trovato nel palazzo di località Rosario due chili e mezzo di eroina, una pressa e materiale per il confezionamento delle dosi.
Le auto, una Fiat 500 e una Citroen C2, sono di due congiunti di Cozzolino: L.C., 40 anni, e G.C., 25. Sono stati loro stessi ad accorgersi ieri sera, attorno alle 21,30, che le due macchine erano in fiamme. Sul posto i vigili del fuoco del Distaccamento volontari di Gissi e i loro colleghi della caserma di Vasto. L’intervento si è concluso alle 23,24.
Ora si aprono le indagini. Agli investigatori le vittime hanno detto di non avere sospetti sui responsabili dell’inquietante gesto.
