VASTO – Zona a traffico limitato nel cuore del centro storico, cioè nell’area compresa tra corso De Parma e Porta Nuova. Possibilità di rialzare di un altro piano gli edifici a un unico piano. E poi riqualificazione della piazza retrostante il municipio e un’ipotesi di ricostruzione del convento di piazza Santa Chiara, che fu abbattuto per realizzare il mercato coperto. Sono le linee-guida del Piano di recupero del centro storico redatto dal pool di tecnici incaricati dal Comune di Vasto e guidati dal professor Pier Luigi Cervellati, docente universitario di Progettazione e riqualificazione urbana e territoriale. E’ stato proprio Cervellati, insieme all’ingegner Paolo Marino e al sindaco, Luciano Lapenna, ad illustrare il Piano alla città nella conferenza tenutasi a Palazzo D’Avalos davanti a un pubblico numeroso. “L’obiettivo – ha detto Cervellati – è restituire al centro storico un’identità che si è andata via via snaturando. Sono disposto ad accogliere contributi delle associazioni di categoria. Il Piano deve essere letto in un’ottica di collettività e non di proprietà di ognuno”. Poi, l’urbanista ha commentato le ipotesi progettuali proiettate in sala. Mostrata anche una cartina della città risalente al 1807. “Le case di un piano – ha detto – possono rialzarsi di un altro piano, rispettando gli elementi esterni”, possibilità data dal fatto che “in certi periodi storici, la popolazione di Vasto è aumentata, rimanendo però nel perimetro del centro storico. La forma urbana per secoli è rimasta la stessa”, fino “alla frana del ‘56”, dopo la quale lo sviluppo edilizio si è esteso verso nord. Alcune proposte suggestive: “Il ripristino del convento di Santa Chiara delle monache clarisse”, che si trovava dove ora c’è il mercato coperto e la riqualificazione di piazzale Histonium, l’area parcheggio retrostante il municipio, dove è stata prevista la ristrutturazione di alcune case, ridotte a dei ruderi, e del municipio. Sulla viabilità era concentrata l’attenzione dei commercianti presenti nella pinacoteca di Palazzo D’Avalos. “Tutto – ha sottolineato l’ingegner Marino – è legato all’apertura del parcheggio multipiano di via Ugo Foscolo”, che potrà ospitare oltre 300 auto. Attualmente, nella parte antica della città i posti macchina sono 822, 505 dei quali lungo le strade e 317 nei parcheggi. In base a un calcolo effettuato di martedì, uno dei giorni di minore intensità del traffico serale, 140 posti in meno rispetto al fabbisogno. Facile immaginare quanto quest’ultima cifra possa salire nei week-end. L’ipotesi di regolamentazione del traffico sul medio periodo prevede, dopo l’apertura del multipiano, l’istituzione della Ztl, zona a traffico limitato, nell’area delimitata a sud da corso De Parma (che rimarrà zona pedonale, come adesso) e a nord dall’arco di Porta Nuova, l’ex carcere di via Aimone e il Teatro Rossetti. Lapenna ha auspicato “un percorso condiviso, con la possibilità di aggiustamenti. Per 20 giorni, ogni cittadino potrà visionare nel dettaglio queste proposte, che dovranno tenere conto delle posizioni delle associazioni di categoria e dei consorzi di via, con cui organizzeremo incontri mirati. Lavoriamo perché il Piano possa essere condiviso da tutti. La sfida è rappresentata dal parcheggio di via Ugo Foscolo, che ci avviamo a concludere. In una prima fase, la nuova struttura sarà a disposizione di tutti, poi dovremo prendere una decisione seria” sulla gestione del multipiano. Cliccando sul simbolo della macchinetta fotografica, oppure sulla scritta foto che si trova sotto il titolo, si può visionare la galleria fotografica relativa al Piano Cervellati.
Michele D’Annunzio