VASTO – Ottant’anni vissuti tra i giornali. Il 2 dicembre 1931, dopo innumerevoli peripezie, Vincenzo Di Lanciano apriva la sua prima edicola in piazza Diomede, davanti palazzo Palmieri. Da allora lei e la sua famiglia hanno portato avanti la tradizione, che continua oggi nel giorno in cui taglia il traguardo degli 80 anni di età.
Di Lanciano, nato nel 1921 e deceduto nel 1993, ha raccontato la sua storia personale e lavorativa in un diario gelosamente conservato dai figli. Per tanti anni, su quelle pagine ha scritto gioie e dolori, legate al lavoro e alla famiglia, in anni in cui l’Italia era attraversata dalla guerra.
Dopo quel 1931, l’attività di Vincenzo Di Lanciano si è sviluppata sempre più, anche grazie al lavoro della moglie Tina, e di tutti i familiari che via via hanno iniziato ad essere impegnati nell’edicola e nella successiva attività di distribuzione dei giornali agli altri esercizi della città.
Dopo gli inizi in piazza Diomede Di Lanciano si spostò in quella che ancora oggi è la sede dell’attività, in corso De Parma. Poi arrivarono altri due chioschi: a piazza Rossetti (ancora della famiglia) e a piazza Verdi (Shangai). Da edicolante Di Lanciano divenne anche il distributore prima di Vasto, e poi del vastese, attività che continua ancora oggi.
Nelle edicole dei Di Lanciano sono passate generazioni di vastesi. Tra le chicche da ricordare l’elezione di Elena De Fazio, cognata di Vincenzo, come Miss Edicolante. C’è poi il grande rapporto di Vincenzo Di Lanciano con i corrispondenti della stampa. In occasione della premiazione per i 25 anni di attività (come si vede nella foto), erano tutti al suo fianco. Anche lui fu tra i fondatori dell’Associazione della Stampa Vastese, oggi presieduta dal suo storico amico Giuseppe Catania.
Il lavoro nelle edicole è sempre stato una questione di famiglia. “Un po’ nostro padre ci rimase male -racconta Adriana – perchè dopo aver iniziato da ragazze a dare una mano in edicola, quando ci siamo sposate non abbiamo più seguito questa strada. Per questo, quando all’edicola di corso De Parma arrivò mia cugina Marilena fu molto felice”. E proprio Marilena De Fazio, prematuramente scomparsa, è stata un punto di riferimento per le giovani generazioni di vastesi. La sua solare presenza aveva quasi superato il nome Di Lanciano, facendo identificare l’edicola come quella “di Marilena”.
Una storia di una famiglia intera, che oggi continua a portare avanti l’attività iniziata con tanti sacrifici 80 anni fa. “E, quasi per chiudere un cerchio -dice Adriana Di Lanciano- sono tornata io nell’edicola di corso De Parma”. Per chi lo ha conosciuto, resta il ricordo di un gran lavoratore e di una persona squisita. Domenica prossima, alle 18, sarà celebrata una Santa Messa a San Giuseppe per ricordarlo in questa occasione speciale.
Giuseppe Ritucci