CUPELLO – La nuova discarica chiusa e costi che lievitano di 3 milioni di euro l’anno per trasportare l’immondizia nell’impianto di Lanciano. Trenta i posti di lavoro a rischio al Civeta, il consorzio che gestisce raccolta, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel Vastese. Per salvarlo dalla chiusura, che metterebbe in ginocchio molte famiglie e l’intera gestione della nettezza urbana nel comprensorio, a Cupello è stata avviata una sottoscrizione popolare: “Dopo il Consiglio comunale straordinario ed urgente del 25 settembre 2009, convocato in difesa del Civeta di concerto con i sindaci dei Comuni consorziati – si legge in una nota del Comitato promotore – la lista 360 proposte per Cupello promuove per il 4 ottobre, dalle ore 9 alle19, una sottoscrizione popolare denominata Sostengo il Civeta, che ha come finalità quella di difendere il consorzio, evitare la chiusura e rilanciare il piano strategico ed aziendale dello stesso”. La nuova vasca per la raccolta della parte non riciclabile dei rifiuti è chiusa da mesi perché non autorizzata dalla Regione Abruzzo ad entrare a pieno regime. Il trasporto del pattume a Lanciano sta mettendo in ginocchio il consorzio e rischia di provocare il collasso del sistema di smaltimento nel Vastese.
“Il Civeta, azienda pubblica per l’ecologia e la tutela ambientale – ricorda il comunicato del Comitato promotore – dal 1997 svolge la sua attività di difesa del territorio vastese garantendo, in termini di gestione e di smaltimento dei rifiuti, la legalità a tutte le amministrazioni coinvolte. Per ben 12 anni, la struttura è stata capace di gestire il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani applicando ai Comuni le tariffe più basse d’Italia, ossia 43 euro a tonnellata, a differenza, invece, di strutture simili, gestite da privati, che applicano il triplo della tariffa. Dal 10 aprile 2007, data di inizio dell’iter burocratico denominato Aia (autorizzazione integrata ambientale), ha inizio per il Civeta un vero e proprio calvario autorizzativo che sta causando la paralisi della gestione dei rifiuti dell’intero territorio, una possibile crisi del livello occupazionale, nonchè il rischio, per le amministrazioni consorziate, di un dissesto finanziario. La sottoscrizione popolare Sostengo il Civeta vuole sensibilizzare le autorità regionali e provinciali preposte, affinchè rilascino l’Aia per tutto l’impianto, permettendo l’utilizzo della nuova vasca per consentire alla struttura di riprendere la normale attività di gestione, onde evitare un ulteriore indebitamento, a causa del conferimento dei rifiuti presso l’impianto di Lanciano. Tale autorizzazione, necessaria al normale svolgimento delle attività, oltre ad evitare una emergenza rifiuti nel territorio locale ed in Abruzzo, consentirebbe il rilancio del Civeta grazie ad un piano strategico ed aziendale efficace ed efficiente”.