SAN SALVO – “Il fabbisogno di float attuale e di medio periodo dello stabilimento auto di San Salvo non giustificherebbe una tale decisione”. Pilkington smentisce l’interessamento all’acquisto della Flovetro di San Salvo. La notizia, riportata sul quotidiano veneto “Il Gazzettino” era rimbalzata in Abruzzo nei giorni scorsi. Secondo le fonti del giornale di Padova, “Nippon Sheet Glass”, la multinazionale giapponese proprietaria di Pilkington, si appresterebbe a vendere lo stabilimento di Venezia per acquisire i capitali necessari all’acquisto di Flovetro, azienda di cui è proprietaria al 50%. “Il float (forno di produzione del vetro, n.d.r) di Porto Marghera – si legge in una nota della direzione aziendale – fornisce il mercato dell’edilizia, mentre quello di Flovetro è collegato al mercato Pilkington dell’auto, per cui, per Pilkington, non esiste alcuna correlazione tra il futuro dell’uno e dell’altro stabilimento”. Alla Flovetro è in atto da mesi la cassa integrazione. L’altra proprietaria al 50%, la francese Saint Gobain, ha annunciato di voler lasciare il sito produttivo di Piana Sant’Angelo. L’accordo raggiunto di recente tra le parti mantiene in vita la fabbrica fino al 31 dicembre. Entro quella data bisognerà trovare una soluzione.
Altra vicenda di questi giorni è quella relativa ai contributi per le popolazioni colpite dal terremoto de L’Aquila. I lavoratori della Pilkington hanno destinato ai terremotati parte del loro stipendio: “La direzione – è scritto nel comunicato della Pilkington – coglie l’opportunità per precisare che mai ha bloccato, né è stata in alcun modo sua intenzione bloccare gli aiuti ai terremotati d’Abruzzo. Si precisa che la Rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento, con il supporto dell’azienda, ha organizzato una raccolta di fondi tra i lavoratori che si è conclusa alla fine di luglio e che verrà finalizzata con la retribuzione del mese di settembre. Questo arco di tempo si è ritenuto necessario al fine di garantire un’attenta valutazione dell’ente o iniziativa a cui devolvere i fondi. La direzione aziendale – prosegue il comunicato ufficiale – sottolinea che i cambiamenti organizzativi che ci sono stati negli ultimi tempi, ricorrenti nelle multinazionali, non devono destare alcuna preoccupazione. A testimonianza di ciò si annuncia che per San Salvo sono stati approvati negli ultimi mesi alcuni nuovi importanti investimenti per grandi progetti già avviati o in fase di imminente avvio”.
La dirigenza sottolinea lo sforzo compiuto per far fronte alla recessione: “L’organico di San Salvo è tornato a superare le duemila unità, anche se bisogna essere molto cauti, in quanto non possiamo ancora dire che la crisi dei mercati sia stata superata”.