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domenica 18 Maggio 2025
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Porto, l'assessore regionale Morra promette finanziamenti

VASTO – Lavori infrastrutturali, interventi per il recupero di spazi a terra e accelerazione dell’iter per il nuovo Piano regolatore portuale. Sono le richieste che i consiglieri regionali di centrodestra del Vastese hanno formulato all’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, giunto a Punta Penna ieri mattina per un sopralluogo nel porto e gli incontri con il comandante della Guardia costiera, tenente di vascello Fabio Occhinegro,  i rappresentanti istituzionali e del mondo produttivo, oltre al presidente del Consorzio industriale, Mario Battaglia. Ad accoglierlo i consiglieri regionali Nicola Argirò e Giuseppe Tagliente, mentre Antonio Prospero è rimasto bloccato a casa per un malanno. Ribadita l’importanza dello scalo portuale di Vasto, punto di riferimento di un ampio territorio compreso tra la Val di Sangro e il vicino Molise, i rappresentanti del Vastese hanno chiesto a Morra un impegno concreto per accelerare presso il Consorzio industriale l’iter di stipula del contratto e l’inizio dei lavori per l’ampliamento della banchina di levante e il potenziamento della strada comunale di accesso al porto. A disposizione ci sono 8milioni e mezzo di euro. La procedura, però, è bloccata a causa dei ricorsi presentati dalle imprese che hanno perso la gara d’appalto. Istanze respinte dal Tribunale amministrativo regionale, che a settembre ha dato 60 giorni di tempo al Consorzio per la conclusione del nuovo contratto di appalto necessario ad avviare i lavori. Il termine scade il 7 novembre. Capitolo dragaggio. I fondali, dopo un primo intervento, sono attualmente profondi 6 metri e 80 centimetri. Le imprese chiedono che si arrivi a 7 metri e mezzo di pescaggio, per poter ospitare nel bacino navi più grandi e, dunque, movimentare un quantitativo più consistente di merci. Servono 300mila euro. Morra ha promesso che li troverà. La terza richiesta riguarda l’abbattimento del mercato ittico e lo stanziamento dei fondi utili a dotare l’approdo turistico interno al bacino  portuale di un ingresso autonomo, da ricavare potenziando la strada che conduce alla spiaggia di Punta Penna. Operazioni che permetterebbero di recuperare 10mila metri quadri di spazi a terra.

micheledannunzio@vastoweb.com