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domenica 18 Maggio 2025
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Primarie Pd: "Ecco perché mi candido a sostegno di Franceschini"

VASTO – Negli ultimi due giorni, in vista delle elezioni primarie con cui gli elettori del Pd sceglieranno domenica il segretario nazionale e quello regionale del partito, abbiamo pubblicato interventi a favore di Pierluigi Bersani e Ignazio Marino. Oggi ospitiamo la lettera aperta di Anna Paola Sabatini, candidata all’assemblea nazionale dei Democratici a sostegno del segretario uscente, Dario Franceschini.

“Mi chiamo Anna Paola Sabatini, ho trent’anni, sono madre di una meravigliosa bambina di sette anni, lavoro da dieci anni nel settore della formazione e nel frattempo continuo costantemente a coltivare anche la mia.Non ho una lunga esperienza politica alle spalle perché mi sono ritrovata a seguire questa passione da poco, praticamente con la nascita del Pd, motivo per cui non sono né un’ex margheritina né un ex diessina. Ho accettato la sfida delle primarie per l’elezione dell’assemblea nazionale del PD con Dario Franceschini segretario proprio perchè penso ci sia una grande esigenza di qualcosa di veramente nuovo e fresco, libero da incrostazioni e da un qualsivoglia legame col passato.
Penso anche che la politica per ricostruire quel legame incrinatosi con la società debba mettere in campo soggetti che non fanno la politica per professione, o che peggio guardano alla politica come uno strumento di sopravvivenza o peggio ancora di propria realizzazione professionale, e che hanno da portare con sè un esperienza di vita e professionale che funga da punto di partenza ma anche di ritorno; DI PARTENZA perchè possa costituire un bagaglio da portare con sè per dare un valore aggiunto all’attività politica che deve necessariamente concretizzarsi in risposte da dare alla collettività; DI RITORNO, perchè l’attività politica in prima linea (da non confondersi quindi con la passione che indubbiamente se autentica ti animerà per tutta una vita) per avere un significato deve essere limitata nel tempo e solo la certezza di un’attività professionale propria e concreta che ti attende “al ritorno” può dare la serenità per vivere questo avvicendamento delle fasi della vita e dell’attività. Penso anche, però, che nel momento in cui si decida di dedicarsi alla politica in prima linea sia opportuno conciliare in maniera adeguata con il proprio lavoro per poter avere la giusta disponibilità verso gli altri. Ho accettato poi anche perchè penso di avere la determinazione e il coraggio necessari per vincere le grandi resistenze che incontro e anche per fare scelte decise e importanti anche se impopolari, unite alla gran voglia di fare, al forte senso del dovere, alla particolare sensibilità per i problemi di chi mi sta intorno indispensabili per svolgere un’attività concreta, dedita all’ascolto e alla disponibilità oltrechè trasparente.Mi sono messa in gioco perché penso che pur non avendo la forza di condizionamento (o di clientela) di chi amministra ho la forza per far sentire ancora di più e più libera dalle logiche del potere la mia voce a quanti sembrano vogliano sentirla condividendo idee e progetti da portare avanti.
Penso poi che il ns territorio e il ns Paese in un momento così difficile abbiano bisogno di un rinnovamento reale nei modi e nei soggetti che nulla abbiano da recuperare nel passato per pur felice che sia stato.Sono convinta di poter dare un contributo importante al PD, perché il partito è di tutti e non di chi ne fa uno strumento ad uso personale così come non è solo di chi oggi magari amministra, tantomeno di chi usa questo importante ruolo come strumento clientelare o come esperienza privata di autocelebrazione, e vado avanti su questo percorso perché ho la volontà per farlo a prescindere da qualsiasi condizionamento e attraverso questo impegno lavorare per contribuire allo sviluppo di questo ns territorio che immagino più ricco di servizi per il sistema imprenditoriale, meglio collegato, più infrastrutturato, con una vocazione turistica e culturale d’eccellenza realizzate, con un sistema formativo che accompagni la formazione continua e di alto livello per gli operatori delle professioni, con una maggiore emancipazione dei modi e degli orizzonti comuni.Sono convinta che l’esigenza più sentita sia poi quella di un messaggio profondamente “pulito” e con lo sguardo rivolto solo davanti.
In ultimo, penso che la ns politica abbia decisamente bisogno di più donne portatrici di punti di vista ed abilità diverse.; non solo, ambasciatrici dei problemi delle donne nei luoghi dove si decide e penso per questo di poter rendere utile la mia esperienza di giovane madre e di donna che lavora e di tutte le enormi difficoltà che giorno per giorno incontro per conciliare impegno e famiglia e per affermarmi in un mondo in cui le pari opportunità sono spesso solo un’affermazione di principio.

Ho scelto di fare quest’esperienza con Dario Franceschini che ho imparato ad apprezzare nel tempo perché credo profondamente che sia l’unico in grado di portare il PD ad essere un’alternativa di governo seria, concentrata sui problemi reali e soprattutto non “di classe”; l’unico che ha le qualità adatte ed anche la coerenza con le proprie esperienze passate per parlare di green economy, di rilancio del paese, di recuperare un rapporto con fasce sociali importanti che sono state troppo spesso vessate e attraverso queste ridare respiro anche a chi nella ns società è più debole.Ho scelto Dario perché è l’unico che guarda avanti, che guarda al Paese nella sua interezza, che non è costretto da anguste logiche di partito.Ho scelto di stare con Dario Franceschini perché solo lui che parla di “liberare il futuro” può garantire quel radicale rinnovamento e salto in avanti di cui il PD ha bisogno pur nel rispetto delle esperienze acquisite, e la garanzia di questo è che i volti nuovi,  quelli puliti, quelli che non hanno pendenze con la giustizia o implicazioni in questioni materiali, quelli con competenze professionali proprie sono tutti con lui.Ho scelto Dario perché come me guarda avanti e vuole costruire un futuro diverso che non sia la riedizione di nulla né nelle persone né nei fatti;  ho scelto Dario perché come me in questo percorso non sta portando in giro solo un’idea di partito che guarda al suo interno e che poco interessa alla gente ma un’idea di Paese, un programma concreto da svolgere e da attuare per un’Italia migliore che possa essere utile a risollevarci dal momento difficile in cui versiamo”.