VASTO – Nel caso in cui dovesse scoppiare l’emergenza rifiuti nel Vastese, sarebbe il Molise ad accogliere l’immondizia che non può essere depositata nell’impianto di Valle Cena, a Cupello. E’ la soluzione che ha prospettato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine del convegno sullo sviluppo del Vastese organizzato dal Pdl a Palazzo D’Avalos. “Stiamo mettendo in atto – ha detto il governatore – una serie di operazioni perché la nostra Regione possa stare tranquilla. Ragioniamo sempre come Regione, per cui le difficoltà di una comunità possono essere sopperite da un’altra. Allo stesso tempo – ha spiegato Chiodi – abbiamo previsto un accordo col Molise, raggiunto nell’ultimo incontro che ho avuto col presidente Michele Iorio, perché pensiamo che, nell’eventualità in cui dovessero verificarsi situazioni di difficile gestione, abbiamo anche l’appoggio del Molise, così come noi diamo al Molise l’appoggio in altre situazioni. Ci consideriamo un’unica terra”. Da mesi è chiusa a Cupello la vasca per la raccolta dei rifiuti umidi, necessaria per il compostaggio, il processo di riciclaggio che trasforma la frazione organica dell’immondizia in fertilizzante denominato compost. I costi per trasportare il pattume e depositarlo nella discarica di Lanciano hanno provocato un deficit tra i 4 e i 5 milioni di euro. I debiti aumentano ogni giorno di circa 10mila euro. Per Chiodi, i problemi nel rilascio da parte degli uffici regionali dell’Autorizzazione integrata ambientale per l’apertura della nuova vasca “sono questioni di carattere tecnico e non politico. Nel momento in cui verranno superate, non ci sarà nessun problema”. “Certo è – ha sottolineato il presidente della Regione – che sulla gestione dei rifiuti nel Vastese non c’è stata una grande governance”. La discarica molisana più vicina è quella di Guglionesi. A Vasto si producono annualmente 22mila tonnellate di pattume l’anno, oltre 10mila a San Salvo. A questi quantitativi va sommata l’immondizia dei 28 comuni dell’entroterra.
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