VASTO – “Proponiamo un protocollo d’intesa con la Regione per definire impegni certi in conto capitale”. Il Comune di Vasto vuole sapere quanto dovrà spendere per contribuire a ripianare il bilancio del Civeta, il consorzio che gestisce il ciclo dei rifiuti nel Vastese ed è indebitato per una cifra che, giorno per giorno, si avvicina ai 5 milioni di euro. “Questo consorzio ha fatto comodo a molti Comuni che non fanno parte del comprensorio del Vastese e anche ad altre regioni. Ora i debiti non possono gravare sui contribuenti vastesi”: lo ha detto il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, rispondendo alle domande dei giornalisti nella trasmissione Parliamo di, che andrà in onda su Trsp giovedì 12 novembre alle 21.30 e venerdì 13 alle ore 13. Alla domanda sulle responsabilità dei Comuni soci del Civeta, Lapenna ha risposto che ce ne sono, “ma oltre alle responsabilità di controllo, ce ne sono altre legate alla gestione” dell’impianto di Valle Cena, a Cupello, “che non competeva ai sindaci, ma ai tecnici”. Negli anni, “abbiamo avuto leggi regionali a valanga su questa materia”, ma “tarda a venire la riforma degli Ato”, gli Ambiti territoriali ottimali, cioè raggruppamenti di Comuni, formati per governare i cicli dei rifiuti, dell’acqua e delle fogne. “Dal punto di vista ambientale, la situazione – ha ammonito Lapenna – è difficile anche in altre zone d’Abruzzo”. Il sindaco di Vasto propone un “protocollo con la Regione per definire gli impegni certi in conto capitale”.
Due giorni fa rappresentanti dell’amministrazione provinciale, compreso l’assessore all’Ambiente, Eugenio Caporrella, hanno compiuto un sopralluogo a Valle Cena. “Se utile e necessario – spiega Camillo D’Amico, consigliere provinciale del Pd – in attesa del redigendo Piano d’ambito, tutti i gruppi rappresentati si sono dichiarati disponibili a votare anche una modifica al vigente Piano provinciale di gestione dei rifiuti, che è il documento pianificatorio del settore. Nei confronti della Regione Abruzzo, ove sono in itinere gli iter autorizzativi richiesti ed attesi dall’intero territorio (l’autorizzazione all’apertura della nuova vasca per la raccolta dei rifiuti umidi, n.d.r.), eserciteremo tutta la forza persuasiva possibile, affinché si vada ad evitare la possibile emergenza, garantendo anche i livelli occupazionali nella forma più elevata possibile”.