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giovedì 1 Maggio 2025
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Renato Atturio: "Tutto pronto, i canali saranno visibili"

VASTO – “La Rai ha lavorato sugli impianti presenti in città da dicembre e non dovrebbero esserci problemi, a patto che le antenne di ricezione siano in buono stato, anche se per esserne certi dovremmo aspettare che venga spento il vecchio segnale analogico e che sia acceso quello nuovo in digitale”. Renato Atturio si occupa da anni della manutenzione e del pronto intervento dei due impianti Rai che sono situati a Vasto, uno in Corso Italia e l’altro in via Cardone, ed è in grado di spiegarci la situazione in città in vista del passaggio alla nuova tecnologia.

Lei oltre ad avere una lunga collaborazione con la Rai è anche la memoria storica della televisione a Vasto.
Siamo nati come impiantistica elettrica e antennistica nel 1948 a Palazzo D’Avalos, io rappresento la terza generazione, il segnale televisivo qui a Vasto è arrivato nel 1954, siamo stati i primi quell’anno a mettere in funzione un televisore in città proprio a Palazzo D’Avalos sopra il quale avevamo piazzato un’antenna. Il primo segnale arrivava da Napoli e con questo riuscivamo a vedere il primo canale nazionale e da noi c’era il raduno per vedere le prime trasmissioni televisive come Carosello. Abbiamo sempre lavorato con la Rai, facendo anche delle dimostrazioni, delle mostre mercato negli anni ’60 e ’70 per far conoscere le novità e per divulgarle. Ad esempio nel 1978 mettemmo in funzione il primo televisore a colori in occasione dei mondiali e facemmo anche un’esposizione al palazzetto dello sport.

Come è iniziata la collaborazione con la Rai?
Nel 1955 fu installato un ripetitore Rai a Vasto su un palazzo in Corso Italia, del quale ci affidarono la manutenzione, con controlli e verifiche. Il segnale che arrivava a Vasto proveniva dal Gargano, da Monte Sambuco in provincia di Foggia, che irradiava il vecchio primo canale. Tuttora questi ripetitori sono ancora in funzione: dal Gargano arriva il segnale a Vasto e quel ripetitore lo distribuisce nelle zone d’ombra, che in gergo tecnico sono quelle dove manca il segnale. Nel 1959 è arrivato anche il Rai 2, da non confondere con il canale, si chiama così perché non porta solo il canale di Rai 2, ma anche altre reti. In quel momento ci fu un grande seguito per la televisione, ma molti vecchi televisori non era adatti a ricevere questo tipo di segnale, vennero quindi fatte delle modifiche per permettere ai cittadini di vedere la tv.

Un’evoluzione continua che vi ha sempre coinvolto.
Nel 1977 è arrivato il primo televisore a colori e nel 1980 i primi segnali parabolici, di cui io fui uno dei primi della provincia di Chieti a mettere una parabola di due metri che potete vedere qui fuori, installata a margine della strada, con la quale ricevevamo i primi segnali satellitari, era una Fracarro. Poi siamo arrivati al digitale, sono ormai 5-6 anni che si trasmette in questo modo e fortunatamente in Abruzzo avremo lo switch off, che è lo spegnimento del canale che vediamo attualmente, quello analogico e sarà tutto in digitale.

Il passaggio al digitale tecnicamente come avviene?
Avviene dopo un lungo lavoro che a Vasto è già stato fatto. E’ tutta una preparazione particolare che dura da anni, specialmente per poter modificare i ripetitori di segnali vecchi, dove c’erano dei vecchi trasmettitori valvolari e per poter installare dei trasmettitori particolari con delle frequenze compresse. Perché mentre prima il ripetitore del Rai 1 trasmetteva solo un canale, adesso lo stesso ripetitore riuscirà a trasmettere più canali in digitale. Quindi ci sono dei racket di amplificatori con dei mux che comprimono i segnali e poi li rilanciano con delle frequenze particolari che tramite delle antenne, che devono però essere in buono stato, vengono agganciate.

Quale funzione hanno i due impianti di Vasto?
Il ripetitore Vasto Alto trasmette in analogico il secondo e terzo canale, questi due ripetitori andranno a comprimere più canali e li rilanceranno in digitale. Mentre adesso trasmettono solo due canali, ma dal 7 maggio in poi ne potranno trasmettere 10 o 12. I due impianti servono Vasto e i dintorni della città, alcune zone sono servite anche da altri che si trovano fuori. Zone alte come Punta Penna, Incoronata o Sant’Antonio prendono il segnale dalla Majella e da Pescara San Silvestro. Questi due impianti di Vasto servono invece a coprire le zone dove manca il segnale, come Vasto Marina, la zona di Shanghai e il centro storico. Qualche giorno fa siamo stati in Rai ad un seminario per poterci aggiornare su tutte le novità tecniche, ci hanno dato anche la mappa dei vari ripetitori che sono nella zona e che irradieranno tutti il nuovo segnale. Tra questi c’è anche quello di Montenero di Bisaccia che servirà San Salvo. Le antenne sul grattacielo San Michele sono invece di Mediaset e servono il pacchetto Premium a Vasto Marina, mentre il segnale Mediaset per la città di Vasto arriva dalla Majella, si tratta di un ponte che prende il segnale in arrivo e lo rilancia giù verso il mare.

Mediaset invece come si muoverà?
Per Mediaset non interverranno dei tecnici perché questo lavoro è stato già fatto, i canali si vedono già abbastanza bene. Avendo il calcio a pagamento da vendere è partita in anticipo rispetto alla Rai. La7 si è unita a Mediaset, poi quando partiranno tutti i canali digitali ci saranno altri aggregati, altre frequenze che saranno date a chi ha possibilità di poter entrare con pacchetti di canali privati. Tutti gli altri impianti di antenne che si vedono in città non sono televisivi, ma telefonici. 

A Vasto è quindi tutto pronto per il passaggio al digitale terrestre?
Gli impianti di Vasto sono pronti, sono stati potenziati, la Rai ci lavora da dicembre a più riprese, i tecnici, che arrivano dalla sede di Pescara San Silvestro, hanno portato i racket, i mux e tutto il necessario e sabato verranno a fare altri interventi. Il 7 maggio, come hanno fatto in tutti i ripetitori d’Italia, spegneranno il segnale e faranno questa operazione di commutazione, ci vuole pochissimo tempo, dopo aver fatto tutti i lavori in precedenza, si tratta di staccare un interruttore e attaccarne un altro, in due minuti è tutto fatto.
 
Anche a Vasto Marina si risolveranno tutti i problemi di ricezione?
Vasto Marina, così come San Salvo Marina, ha da tempo il problema del digitale, in quella zona la tv digitale la vedono solo coloro che hanno installato una parabola tivùsat. Nel momento in cui il 17 maggio partirà il nuovo segnale dal Gargano, tutto si risolverà. Possibile che ci sia ancora qualche zona scoperta, ma al massimo entro il 26 maggio il discorso sarà chiuso perchè andando a spegnere l’analogico ci sarà un lancio di segnale maggiore, a patto che gli impianti di ricezione siano idonei e le antenne siano in buono stato e ben posizionate.

Potrebbero esserci ancora problemi dopo il passaggio?
Su determinati impianti vecchi potrebbe esserci qualche problema o qualche canale che non entra perché l’impianto non è stato aggiornato o adeguato. L’antenna può essere posizionata bene, ma se è vecchia non funziona, possono esserci i cavi vecchi o le giunture fatte male. Per gli impianti nuovi di ultima generazione non dovrebbero esserci problemi, eventualmente ci dovessero essere si possono risolvere dopo lo switch off rivolgendosi a personale competente e qualificato. E’ sconsigliato il fai da te, serve preparazione. Nei vecchi televisori sarà sufficiente collegare dei decoder, ma anche in questo caso si dovrebbe fare attenzione a non spendere due volte perché si rischia di comprare il decoder giocattolo nella grande distribuzione che può lasciare a desiderare. Uno si trova poi a spendere 10 euro e poi altri 10 perché funziona male, conviene comprarne direttamente uno buono spendendo di più, possibilmente in negozi qualificati che possono dare istruzioni, garanzia e una certa affidabilità.

E il vecchio segnale analogico che fine farà?                    
Il vecchio segnale analogico muore e finisce qui, senza decoder la tv non si vedrà più. Io ho qui un televisore spia con il quale tengo sotto controllo i segnali ed eventualmente intervengo se c’è bisogno, oppure chiamo i tecnici Rai. Oggi con l’analogico alcuni canali si vedono male, ma l’immagine non è nitida, con il digitale questo non accadrà, perché se il segnale non è al 90% non si vede, comincia a quadrettare e fare rumori di immagine e vuol dire che in quel caso c’è una carenza di segnale causato dall’antenna o dal cavo. Con il digitale dovrebbero anche finire i problemi tecnici e non so se mi affideranno ancora questo incarico di manutenzione perché il digitale cammina da solo e tutto viene risolto a monte.

Giuseppe Mancini