VASTO – “E’ una bufala”. Il termovalorizzatore nel Vastese non si può fare. Ad affermarlo è Corrado Sabatini, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Vasto. “Nei giorni scorsi – dice l’esponente dell’Italia dei valori – ho sentito parlare ripetutamente dell’ipotesi di costruzione di un termovalorizzatore a Cupello. La verità è che l’inceneritore a recupero energetico non si può fare, perché non potrebbe bruciare solo i rifiuti del Vastese, ma dovrebbe accogliere il pattume di tutta la regione, per il semplice motivo che le regole sono precise: per fare un termovalorizzatore, questo deve servire un’area di almeno un milione di abitanti. L’Abruzzo ne conta, in totale, un milione e 400mila. Significa che c’è spazio per un solo inceneritore, la cui ubicazione è stata già individuata da tempo a Chieti, in contrada Casoni”. Erano stati i consiglieri regionali di centrodestra Nicola Argirò, Giuseppe Tagliente e Antonio Prospero a rilanciare l’ipotesi in un lungo documento congiunto, diramato alla stampa nei giorni in cui il problema rifiuti è scoppiato in tutta la sua gravità. Angelo Pollutri, sindaco di Cupello – Comune che ospita l’impianto di compostaggio dell’immondizia e la sede del Civeta, il consorzio che ne gestisce riciclaggio e smaltimento – si era detto favorevole alla “realizzazione di un impianto che chiuda il ciclo dei rifiuti: può essere un termovalorizzatore, oppure un sistema di essicamento dei fanghi”.
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