SAN SALVO – Sarà Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, a sostenere lo sciopero di un’ora dei lavoratori della Denso, indetto a San Salvo per domani. I dipendenti della multinazionale giapponese che produce componenti per auto incroceranno le braccia per protestare contro il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, firmato da Cisl e Uil, ma non dalla Cgil. “Hanno fatto tutto da soli. Dopo aver disdetto unilateralmente e senza alcun mandato il contratto nazionale di lavoro e dopo una finta trattativa, dove chi ha negoziato risponde solo a se stesso – si legge nel comunicato in cui si indice la protesta – hanno firmato un accordo separato senza la Fiom-Cgil peggiorando le normative, le condizioni di lavoro ed il salario, ottenendo il più basso aumento di retribuzione della storia. Il primo effetto raggiunto è rappresentato dai 18 euro netti nell’anno 2010 per arrivare a 69 euro netti complessivi in tre anni al terzo livello: uno scandalo. Quel che aggrava il quadro – sottolinea la nota della Fiom-Cgil – è che nessuna possibilità è prevista alle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici di poter esprimere il proprio giudizio con il referendum in qualità di destinatari di quell’accordo. Il contratto nazionale non è di proprietà dei sindacati, ma dei lavoratori. Chiediamo a Fim-Cisl e Fiom-Cgil di avere il coraggio di presentare l’accordo separato ai lavoratori e di sottoporsi a referendum, altrimenti si compirebbe un grave sopruso nei confronti di tutte le lavoratrici ed i lavoratori”.