SAN SALVO – Un Protocollo di legalità contro le infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici. Lo ha redatto la Prefettura di Chieti. Al documento hanno aderito anche i Comuni di Vasto e San Salvo. Il Protocollo stabilisce che “essendoci nella Provincia di Chieti le condizioni per infiltrazioni delle consorterie criminali provenienti dalle regioni vicine, a causa della prossimità geografica e della facilità di collegamenti stradali con zone dove è radicata la presenza di organizzazioni mafiose, si rende necessaria una costante e capillare vigilanza del territorio mirata a prevenire possibili propagazioni.
Hanno inoltre convenuto che una corretta ed efficace politica di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata deve comprendere necessariamente misure contro le infiltrazioni negli appalti pubblici che impediscono il libero esercizio dell’attività imprenditoriale e della libera concorrenza”. Prevista l’estensione delle verifiche antimafia ad appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 500mila euro, a subappalti e subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 100mila euro, a prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a 100mila euro, ovvero, indipendentemente dal valore, per forniture e servizi maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose. Hanno sottoscritto il protocollo: Provincia di Chieti Comuni di Chieti, Vasto, San Salvo, San Giovanni Teatino, Ortona, Lanciano, Francavilla al Mare, Atessa, Asl di Chieti e Lanciano-Vasto, Camera di Commercio provinciale. Secondo Gabriele Marchese, sindaco di San Salvo, l’accordo servirà alla “tutela del sistema delle imprese dal rischio di infiltrazione mafiosa”. Resta da verificare quali strumenti verranno messi in campo.