venerdì 17 Gennaio 2025
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Sorpreso con una pistola, resta in carcere 31enne foggiano

SAN SALVO – Rimane in carcere Antonio Sabetta, il foggiano arrestato a San Salvo per porto abusivo di arma, fermato martedì ad un posto di blocco dai carabinieri dopo la rapina alla Banca dell’Adriatico. Lo ha deciso ieri mattina, intorno alle 11.20, al termine dell’udienza di convalida, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto. Il magistrato, che ha ascoltato il trentunenne, ha deciso di confermare la detenzione nel penitenziario di Torre Sinello, dove Sabetta era stato rinchiuso a seguito dell’arresto in flagranza eseguito dai carabinieri. Gli uomini del capitano Giuseppe Loschiavo, nei minuti successivi alla rapina alla Banca dell’Adriatico di via Trignina, avevano presidiato le strade della zona alla ricerca dell’autore del gesto: un uomo che, intorno a mezzogiorno, si era presentato con il volto parzialmente coperto da un berretto allo sportello dell’istituto di credito, facendosi consegnare dal cassiere 5mila euro in contanti. Quando erano circa le 13, i militari dell’Arma avevano fermato Sabetta, che viaggiava a bordo di un furgone alla periferia meridionale di San Salvo. Gli investigatori raccontano di essere stati insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo: notati in lui segni di nervosismo, avevano subito eseguito una perquisizione, durante la quale erano spuntati una pistola calibro 6.35 e cinque proiettili, ritrovamento sufficiente a far scattare le manette per detenzione e porto abusivi di arma.
Ieri il Gip ha convalidato l’arresto e disposto la permanenza in carcere. Le indagini proseguono per accertare se il trentunenne sospettato sia in realtà l’autore del colpo ai danni della filiale sansalvese della banca. Inutilizzabili le immagini della videosorveglianza.