L’AQUILA – Un passo in avanti nell’inchiesta finalizzata a far luce sul crollo della Casa dello Studente nel terremoto dell’Aquila del 6 aprile scorso. Otto persone hanno perso la vita sotto le macerie. Tra queste, il diciannovenne studente vastese Davide Centofanti. I primi 12 avvisi di garanzia sono pronti. “Entro oggi – ha dichiarato all’Ansa il procuratore capo dell’Aquila, Alfredo Rossini – le iscrizioni verranno notificate alle persone e probabilmente saranno fissati gli interrogatori che hanno una funzione importante per iniziare la dialettica processuale. Lo ha detto il procuratore capo, Alfredo Rossini, dopo l’annuncio della. Gli interrogatori – ha spiegato Rossini – rispondono a due esigenze, una istruttoria, una di garanzia per le persone indagate che hanno una forma di difesa immediata Noi potremo approfondire le indagini, e le persone indagate che non sapevano niente, potranno conoscere di che cosa dovrebbero rispondere in maniera da poter presentare le giustificazioni e non avere dei pregiudizi nel tempo che passa. Così elimineremo le persone che non c’entrano niente”.
“Ancora mi riservo di definire l’aspetto del dolo”, ha precisato il magistrato in merito ai reati ipotizzati, che sono omicidio colposo e disastro colposo.
“Fin dall’inizio – ha raccontato Rossini – abbiamo accelerato riscontri e rilievi sulla Casa Studente, poi ci sarà il Convitto nazionale e successivamente tutti i siti dove ci sono stati dei morti. Via via le altre strutture, anche pubbliche, come l’università e l’ospedale”. Duecento, in tutto, gli edifici sotto sequestro.