VASTO – Videosorveglianza in funzione da ieri allo stadio Aragona di Vasto. Gli obiettivi si sono accesi per la prima volta sulle gradinate e sulle vie di accesso all’impianto sportivo in occasione della seconda partita interna della Pro Vasto, persa per 1-2 contro la Carrarese e valevole per la quarta giornata del campionato di Seconda divisione, girone B.
Dinanzi ai monitor della sala Gos (Gruppo operativo di sicurezza) il dirigente del Commissariato di Vasto, vice questore Cesare Ciammaichella, insieme al personale della polizia, dei vigili urbani e dei vigili del fuoco. La sala è stata, però, realizzata all’interno della cabina stampa della tribuna centrale, restringendo gli spazi a disposizione e creando, di conseguenza, non pochi problemi agli operatori di ripresa delle tv.
Proteste dei tifosi organizzati per l’obbligo di rimuovere lo striscione “Aragonesi” dalla curva D’Avalos, il cuore del tifo biancorosso.
In città, la videosorveglianza è stata già sistemata a palazzo di giustizia: in Tribunale le telecamere sono 13. Il Comune, nei giorni scorsi, ha annunciato la sistemazione di 62 postazioni di ripresa nell’area urbana, nell’ambito di un progetto da 600mila euro. Polemiche e repliche non sono mancate sull’entità della spesa e sull’opportunità di mettere Vasto sotto la “lente d’ingrandimento”. Su vastoweb.com, è possibile votare il sondaggio istantaneo sulla videosorveglianza.