VASTO. Si è svolto ieri presso l’Aula Consiliare del Comune di Vasto il Tavolo per l’Ambiente convocato dal vicesindaco e assessore alle Politiche Ambientali Paola Cianci, durante il quale gli uffici competenti del Comune e le associazioni e le rappresentanze del settore turistico hanno affrontato la questione del progetto Escal (cementificio) a Punta Penna. Riportiamo di seguito la nota diramata dal Consorzio “Vivere Vasto Marina”:
“In merito allo Stabilimento sito in zona R2 (area industriale ricadente nella fascia di protezione) del Pan della Riserva regionale Naturale di Punta Aderci, considerando il pieno rispetto dei dovuti approfondimenti espletati dai diversi organi preposti coinvolti a rilasciare tale parere oggetto del Tavolo di Dibattito Odierno; in rappresentanza del Consorzio di operatori economici Vivere Vasto Marina ci preme sottoporre allo stesso alcune osservazioni che riteniamo opportune.
In seguito alle analisi delle dovute documentazioni, seppur non condividendo la scelta dell’area dove lo stessa Azienda ha già completato i lavori previsti, lasciando sospesi quelli soggetti a parere (così come riscontrato dalle autorizzazioni e permessi a costruire vari rilasciati nel corso degli anni), fermo restando i diritti acquisiti e la vocazione di Area Industriale di insediamento tipica degli anni 70, si ricorda che la stessa successivamente ha scoperto la sua “Reale” Vocazione Turistica dovuta alla presenza di uno dei più bei SIC d’Italia.
I due Elementi, chiaramente in antitesi, dovrebbero portare gli organismi coinvolti a riflettere e strutturare un processo di eventuale “spostamento” verso fasce interne all’area industriale, più consone alle attività capaci di poter creare un “appeal”, tale da attrarre investimenti di futuri partner, senza andare a ledere la zona di prossimità costiera, che fa da cornice alla nostra città.
Ciò quindi a voler sollecitare una maggiore attenzione ed eventuale revisione programmatica futura sulle zone individuate come idonee per insediamenti industriali, dedicando studi accurati e minuziosi prima, e monitoraggi post realizzazione atti a garantire una piena sicurezza per tutti.
Sarebbe opportuno infatti che determinati provvedimenti di rilevanza sociale siano sottoposti all’attenzione degli operatori e dei coinvolti in maniera più esplicita e tempestiva, per essi infatti, risulta insufficiente la mera pubblicazione, in modo da poter lavorare tutti insieme sulla definizione di correttivi e/o aggiustamenti condivisi a largo braccio senza tralasciare l’ottica di intervento Comunitario, che invece andrebbe valorizzata.
Altresì riteniamo idoneo, infine, per completezza, così come annoverato nel PAN della Riserva, Titolo secondo — Uso del Territorio all’Art.8 — Autorizzazioni, sempre in virtù “dell’impatto sociale”, e ribadito dal Consulente preposto dal Comune, che il Comitato di Gestione della Riserva esprima il proprio parere proprio perché addentrato negli specifici studi scientifici di appartenenza dell’Ecosistema dunale e delle possibili ripercussioni nell’immediato e nel tempo sull’Habitat Marino e come tale impatto invece, possa interagire con i fruitori dell’area.
Quanto argomentato ed esposto costituisce il pensiero della nostra rappresentanza, con l’auspicio che ogni singola azione intrapresa sia volta alla valorizzazione e allo sviluppo del patrimonio naturale che abbiamo ereditato di passaggio e che a nostra volta consegneremo alle generazioni future, questa la più importante delle responsabilità.”
Così, il Consorzio “Vivere Vasto Marina” e il presidente Massimo Di Lorenzo