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lunedì 16 Giugno 2025
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Il torrese Alessio Lella in mostra con le sue opere d’arte a Stoccarda

TORREBRUNA. Per la seconda volta nella sua vita ha avuto l’opportunità di esporre le sue opere d’arte a Stoccarda, presso una galleria nel centro della città, di nome Art und Antik. Stiamo parlando di Alessio Lella, giovane di Torrebruna che sta diffondendo la sua arte oltre i confini della nostra nazione. La galleria in cui sono in esposizione i quadri è gestita da Sarah Haberkern che tratta e commercia sia arte contemporanea che manufatti antichi, soprattutto tappeti pregiati, in tutta Europa. L’esibizione rimarrà ancora per una settimana e poi alcuni dei quadri verranno spostati in un locale commerciale sempre a Stoccarda.

“Ho conosciuto Sarah Haberkern in maniera un po’ rocambolesca – ci racconta Alessio – mi sono presentato nella sua galleria con un mio quadro e mi sono proposto, lei è stata subito entusiasta dei miei lavori e mi ha proposto una mostra dopo qualche mese. Per questa occasione ho portato tutti i miei lavori più recenti incentrati sulla ricerca spasmodica di nuovi materiali, e su uno studio sulla luce e sul colore, usati come mezzo e tramite per cristallizzare sulla tela emozioni, sentimenti, stati d’animo.

L’inaugurazione è andata molto bene, l’afflusso di persone è stato abbondante e continuo e in tanti si sono mostrati affascinati dalla tecnica utilizzata da Alessio per la realizzazione dei suoi quadri. “I complimenti, anche da addetti ai lavori, non sono mancati e questo mi ha reso molto felice.”

I progetti che Alessio ha in mente per il futuro sono davvero interessanti: “Per il mese di giugno ho già preso accordi per un nuovo evento. Il mio obbiettivo è di arrivare a gallerie più importanti ma ovviamente a distanza è un po’ complicato, i tempi per organizzare si dilatano inesorabilmente. Sto meditando seriamente un trasferimento qui in Germania per il mio futuro artistico, anche perché ho trovato un pubblico motivato ed estremamente interessato all’arte in generale e a nuove proposte artistiche.”

La critica tedesca si è esposta con opinioni molto positive, a testimonianza del fatto che l’arte di questo giovane ha davvero qualcosa di unico. Di seguito una parte delle suggestioni artistiche suscitate nei critici d’arte dopo aver visitato la mostra di Alessio.

“Le opere realizzate in questa nuova fase creativa dell’artista, che ha lasciato dietro di sé la ricerca di quella sostanza materica che ha dato corpo ai lavori precedenti, vanno sentite e percepite a partire dall’energia che sono in grado di esprimere. Bisogna lasciarsi coinvolgere da ciò che si offre alla vista, bisogna, più che mai, abbandonare resistenze interpretative ed esegetiche e lasciarsi trascinare dalla vertigine che nasce dalla visione.

Siamo giunti nel campo dell’astrattismo puro, non quello che nasce del processo di astrazione dell’immagine reale, ma quello che non ha più alcun legame con le forme della realtà, che genera solo emozioni, che crea un linguaggio nuovo, senza segni riconducibili all’esperienza e che comunica solo a livello percettivo, attraverso le reazioni che provoca nell’osservatore.

Luce, colore ed energia sono gli unici elementi che siamo in grado di riconoscere sulle tele. Non vediamo nulla, ma percepiamo presenze ed assenze, pieni e vuoti, luci, ombre e contrasti cromatici. La pittura ora è solo silenzio, sensazione ed emozione. (…)

Bisogna essere in grado di sentire, in queste tele, la tensione e lo sforzo di superare i limiti che rendono impossibile dare forma all’energia, se non attraverso la resa degli effetti che essa provoca nella realtà: in questi lavori la materia scompare, non esiste, esiste solo l’energia che vibra, che mette in contatto mondi, che crea scambi e relazioni tra la realtà, vissuta, dell’artista e quella, percepita, dell’osservatore.

Lo spazio della tela non è il vuoto statico sulla cui superficie si fissano colori e forme, ma diventa un luogo continuamente aperto che permette all’energia manifestarsi per comunicare e dialogare senza la mediazione di segni che necessitano di essere interpretati. (…)

Come per la musica, questi lavori esigono ascolto, attenzione e sono legati alla sfera del sentire: solo così è possibile cogliere le trame del racconto sottile che l’artista tesse con la sua luce, i suoi colori e la sua energia.”