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giovedì 13 Marzo 2025
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Dal Giro della Valle alla Corsa rosa per amatori, 70 anni di passione a pedali

MONTENERO DI BISACCIA. Era il 1947 quando a Montenero di Bisaccia per iniziativa di Giovanni Cremonesi si correva il mitico “giro della valle”. Sono immagini in bianco e nero di un’Italia che non c’è piú, quella del dopoguerra e della ricostruzione, una ricostruzione che avveniva anche sulle due ruote, quando due gambe ed una pedalata diventavano simbolo di un’Italia eroica, capace di passione, impegno, sudore, vittorie.

Da quel primo giro della valle in bianco e nero, con l’eco di Coppi e Bartali e il mito di Girardengo, sono passati molti anni e molto è cambiato, ma non la passione dei Monteneresi per la bici e per lo sport su strada. Abbiamo perso il bianco e nero e preso i colori, e Montenero si è tinta ancora una volta di rosa, ancora protagonista del Giro d’Italia dopo l’esperienza dell’anno scorso, questa volta come prima tappa del Giro d’Italia amatori. E così quello che non è ancora storia, è già tradizione. Il paese si veste a festa, e le strade transennate diventano occasione di emozione a bordo pista, dove i sentimenti di ognuno diventano quelli di tutti, e tra i vicoli e le piazze risuonano i ricordi e i colori di un tempo, di un ciclismo amatoriale ed uno nascente, di uno sport che è passione, o competizione. Tre giornate su un percorso che si snoda dalla costa fino alla cittadina molisana, per gli appassionati di ciclismo provenienti da tutta Italia.

Tre giornate in cui lo sport s’imprime nel territorio e lo trasforma, all’insegna di quella universalità che sa tirare fuori le emozioni più belle, i colori, e la voglia di fare e credere ancora.