SAN SALVO. Da poco sistemata via Duca degli Abruzzi, tagliando marciapiedi per fare posto a parcheggi aumentando così lo spazio di transito degli autoveicoli, è stato posto alla nostra redazione un fatto che potrebbe in futuro diventare un problema.
La marina di San Salvo è stata da poco al centro di alcuni interventi di risistemazione dei marciapiedi, su via Amerigo Vespucci e su via Andrea Doria, creando anche in questo caso alcune polemiche per la nuova viabilità ad essi legata.
Il caso posto da un cittadino, il geometra Nicola Martelli, proprietario dell’hotel Eden una delle poche strutture ricettive presenti alla marina, è quello della viabilità su via Magellano.
Via Magellano è una delle arterie che uniscono proprio via Andrea Doria e via Amerigo Vespucci. Dalle passate amministrazione venne definita come il boulevard della marina, quello cioè che sarebbe dovuto diventare il viale del passeggio. Per questo il Piano Regolatore Generale previde su quella strada degli ampi marciapiedi, un vincolo che obbligò negli anni tutti coloro che su quella strada costruirono, a lasciare le necessarie distanze dalla strada per permettere in un futuro la costruzione dei marciapiedi, come è ben visibile percorrendo la strada, necessari soprattutto per la sicurezza stradale e l’incolumità dei pedoni che la percorrono.
Ma alcuni giorni fa è iniziata su via Magellano la costruzione di una recinzione a servizio di un’abitazione, che di fatto occupa proprio lo spazio necessario al marciapiedi. Cosa è accaduto chiede ai nostri microfoni Nicola Martelli, non c’è più l’interesse pubblico su quel terreno?
E’ questa la domanda che ha posto agli uffici il geometra, che sembra abbia avuto quale risposta, la possibile scadenza di quei vincoli che garantivano la possibilità di realizzare quei marciapiedi anche in futuro quando le casse comunali lo avrebbero reso possibile.
Quindi i marciapiedi non servono più? E se servono, come mai quei vincoli urbanistici sono scaduti? Qualora in futuro si costruiranno quei marciapiedi, si dovrà necessariamente espropriare, buttare a terra e ricostruire a spese della collettività.
Il geometra Martelli ha posto un problema che ai più potrà sembrare “tecnico”, ma che come abbiamo potuto vedere su via Duca degli Abruzzi o possiamo ancora vedere su via Madonna delle Grazie, si ripercuotono sulla vita quotidiana di ciascuno. L’urbanistica è materia importante, perché non gestisce il presente ma governa il futuro, guarda ciò che la città potrà diventare o quello che non potrà essere.