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venerdì 14 Marzo 2025
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Le opere del prof. Giuseppe Colangelo all’esposizione “Mainstreaming” di Pescara

PESCARA. Dopo il fortunato esordio a Castel di Sangro e la successiva esposizione a Sulmona, arriva anche a Pescara “Mainstreaming”, la mostra collettiva curata dall’artista Lino Alviani, presso la Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo in Corso Umberto I 83 a Pescara. La rassegna artistica deve la sua forza espressiva al fermento creativo di quattro protagonisti del nostro territorio che hanno saputo affermarsi anche fuori dal contesto regionale: Giuseppe Colangelo, scultore svizzero formatosi a Vasto; Pietrino Di Sebastiano, quotato fotografo dell’entroterra chietino; Nunzio Di Placido, pittore figurativo che vive e lavora a Sulmona; nonché lo stesso Lino Alviani, artista concettuale di Castel di Sangro.

Il professor Giuseppe Colangelo (Liestal, Svizzera, 1968), docente di Discipline Plastiche e Scultoree presso il Liceo Artistico “Pantini-Pudente” di Vasto, si è diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte di Vasto nel 1988, in arte dei metalli a dell’oreficeria. Successivamente ha concluso gli studi presso l’Accademia della Belle Arti di Firenze, sezione scultura (1992). Ha preso parte a numerosi Simposi lnternazionali di Scultura, in particolare XV Simposio Internazionale di Scultura a Carrara, “Morphe” e “Tragitti” nella Provincia di Cremona, “Scolpire in Piazza” a Sant’Ippolito (PU), Vergnacco (UD), Orzinuovi (BS), “Forme del Travertino” ad Acquasanta Terme e ad Albiano (TN). Numerose sono le sue partecipazioni a mostre collettive sia in Italia che all’estero, in Svizzera, America, Australia, Spagna, Olanda, Cina, Belgio, Germania e diversi i premi e le menzioni ottenute.

Pittore, scultore, acquerellista, fotografo, Lino Alviani, ha raccolto attorno a sé alcuni talenti dei vari settori artistici chiamandoli a collaborare ad una collettiva che già dal titolo, “Mainstreaming”, si presenta come una peculiare corrente espressiva, che beneficia di una partecipata attenzione di pubblico, in ragione di un crescente e positivo apprezzamento sotto il profilo delle sensibilità culturali dell’osservatore e della critica. La mostra raccoglie infatti una serie di dipinti, sculture e fotografie di notevole interesse. Nell’ambito delle personali vocazioni dei quattro artisti, le opere propongono soggetti autonomi degni di grande considerazione ed anche una inedita commistione di percorsi extracurricolari guidati dal filo conduttore della sperimentazione sul tema della spazialità dei luoghi e della matericità delle forme. L’esposizione rimarrà aperta dal 1° al 15 giugno e sarà visitabile tutti i giorni, dalle ore 17.30 alle 20.00 ad esclusione dei giorni festivi.