VASTO. Las Cantigas de Hexperos nasce come progetto parallelo dell’ensemble Hexperos, attivo con composizioni originali da oltre un decennio ed affermatosi con vari Cd prodotti da case discografiche internazionali e numerosi prestigiosi concerti, eseguiti in Italia e all’estero, per i più importanti festival musicali dedicati al genere neo classico, celtico e folk.
Las Cantigas de Hexperos è costituita da tre/quattro componenti tutti vastesi: Alessandra Santovito – voce e traversa medievale; Francesco Forgione – arpa bardica, percussioni e salterio; Simone Ranieri – percussioni e bouzouki; Loris Baccalà – percussioni e salterio.
Questo nuovo side project porta nel nome i riferimenti al progetto principale ed alla passione per un’ importante raccolta medievale dal titolo ‘Las cantigas de Santa Maria’. I fondatori dell’ensemble, Alessandra Santovito e Francesco Forgione, hanno sempre avuto una forte passione per la musica e l’immaginario medievale, che sono stati fonte di ispirazione per le loro composizioni insieme all’arte pre Raffaellita, la quale a sua volta è strettamente legata all’arte medievale. Las Cantigas de Hexperos nasce dopo varie collaborazioni ed anni di studio con importanti esponenti del settore, come il musicista Simone Sorini e inaugura la stagione concertistica in aprile con la prestigiosa manifestazione Federicus, dedicata a Federico II di Svevia presso Castel del Monte in Puglia. Nasce con l’esigenza di eseguire brani autentici medievali cercando però di tradurre un genere musicale che spesso perde le sue peculiarità, ovvero la gioia di una musica eseguita soprattutto in itinere, nelle strade, nelle corti, una musica che porta in sé tutta la festosità ed il mistero delle credenze popolari medievali, con la voglia di trasporre la passione, la vitalità della musica medievale come se fosse un genere ancora vivo, perché il rischio maggiore, quando si esegue musica antica, è di privarla della sua originaria vitalità e godibilità, alla ricerca di una filologicità impossibile proprio per fattuali dati cronologici, mutazione di gusto, tecniche costruttive degli strumenti, tuttavia senza allontanarsi troppo dalle fonti storiche.
Dopo il grande successo del concerto tenutosi presso Castel del Monte per Federicus, una delle più grandi feste medievali che si svolgono in Italia, Las Cantigas de Hexperos si esibisce con ben 8 giorni di concerti, di fronte ad un pubblico numerosissimo e molto coinvolto, presso un’altra grandissima festa medievale, quella dello splendido Borgo di Offagna nelle Marche e con un concerto finale dal titolo Cantus Lunae, in concomitanza con uno degli eventi astronomici più affascinanti degli ultimi anni, l’eclissi di luna. Da tempo immemore, la luna ha affascinato l’uomo. Nell’antichità, questo astro rischiarava le notti buie e leniva paure superstiziose popolate di mostri e demoni dalle molteplici forme, di cui troviamo testimonianza nei bestiari medievali. I cicli lunari, inoltre, sono sempre stati un importante punto di riferimento, ad esempio, per il raccolto. Tra i simboli ricorrenti nelle nostre chiese, uno dei più familiari è senz’ombra di dubbio la luna che viene spesso collocata ai piedi della Vergine Maria. Las Cantigas de Hexperos ha scelto la luna come immagine evocativa di questo mondo antico sempre disposto tra sacro e profano, illustrandolo attraverso i brani più conosciuti del repertorio musicale dell’epoca.