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martedì 22 Aprile 2025
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Antonello Favata porta Frida Kahlo a Vasto: “Nelle mie opere ci guarda da un’altra realtà”

VASTO. Ha girato con i suoi lavori in molti luoghi d’Abruzzo e tante sono ancora le esposizioni in programma fino a settembre, mostre che hanno per oggetto una delle donne più amate della prima metà del Novecento. E’ Frida Kahlo la protagonista di un “omaggio” realizzato dall’artista Antonello Favata che per quattro giorni ha esposto presso la Sala Rossetti sulla Loggia Amblingh.

Favata, originario di Chieti, è reduce da una mostra di successo presso l’Aurum di Pescara ma, affascinato della città di Vasto ha voluto portare i suoi lavori anche qui. Non ama definirsi pittore, in quanto i suoi omaggi all’artista messicana non sono dipinti, ma opere frutto di numerose rielaborazioni.

“Comincio riprendendo delle foto storiche di Frida Kahlo dai siti americani, foto autentiche, ingiallite e senza alcun ritocco, poi effettuo un restyling. Creo dei fondi realizzati a livello digitale con un programma che mi permette di usare il mouse come un pennello. Dopodiché si fondono le immagini ‘squagliandone’ i pixel e diventa uno strato unico che viene traslato su un tessuto, con un processo di stampa ad alta definizione. Poi manualmente questa stoffa viene fissata su dei pannelli di legno multistrato e infine c’è il passaggio con i colori a olio, colore su colore, per ridare un po’ di volume e togliere l’opacità della stampa. Infine – ci spiega Favata – applico il vetro di Murano, che è quello che faccio per lavoro.”

Infatti sui quadri di questo artista, che nella vita è mosaicista, sono applicate delle pietre che lui scolpisce con attrezzi appositi e che rappresentano quei particolari che rendono incredibilmente vive le immagini di Frida Kahlo. Immagini che la ritraggono pensierosa, con lo sguardo rivolto verso un orizzonte infinito, con gli occhi di chi sembra aver capito tutto o di chi forse attende qualcosa o qualcuno.

“Una modalità operativa che amo definire ‘Musaikon Evolution’, in quanto la stessa Frida scrisse ‘Il mio corpo ormai è diventato come un mosaico’ riferendosi alle numerose operazioni subite. E’ una frase che amo molto e ho voluto fare mia”.

Gli abbiamo chiesto come è nata questa passione per un’artista che forse solo negli ultimi anni, più che in passato, è stata riscoperta ed è tuttora amata soprattutto dai giovani.

“Ho cominciato un po’ per gioco, un po’ grazie alla sollecitazione dell’attore Pino Insegno che è amico di un mio cliente. La seconda moglie di Insegno nutre una sorta di venerazione nei confronti della Kahlo, così mi è stato chiesto di realizzare qualcosa su di lei. Avevo solo due settimane di tempo, davvero pochissime. Ho realizzato un’opera che in realtà non era neanche granché ma da lì ho cominciato ad appassionarmi a Frida Kahlo, ho letto i suoi scritti, ho visto 8 volte il film su di lei e poi ci ho messo del mio.

Volevo inventarmi qualcosa di metafisico, di eterno e infatti i fondi realizzati è un po’ come se rappresentassero un’altra realtà, da cui lei adesso ci guarda. Ho anche sognato che mi rivolgeva uno sguardo compiaciuto e ho voluto interpretare questo sogno come una sorta di approvazione che potrebbe nutrire verso il lavoro che sto facendo e che la vede protagonista, come un sentimento di benevolenza nei miei confronti.”

Antonello Favata esporrà il suo omaggio a Frida Kahlo, a cura della critica d’arte Maria Cristian Ricciardi, anche a Villetta Barrea dal 10 al 12 agosto, il 16 e il 17 a Gessopalena, tra il 18 e il 23 agosto allo Spoltore Ensemble e dal 26 agosto al 1 settembre a Villa Filiani a Pineto.