CASTIGLIONE M.M. La notizia delle chiusura del viadotto Sente (leggi), le comunità dell’alto vastese e del vicino Molise, già ridotte in uno stato di precarietà, sono in agitazione.
Il sindaco di Castiglione Messer Marino Felice Magnacca, che aveva già rivolto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui esprimeva tutta la sua rabbia e disillusione rispetto alle istituzioni (leggi), a causa della frana che isola letteralmente Castiglione da oramai da tre anni, scrive nuovamente, mettendo nero su bianco ciò che sta accadendo in un territorio destinato oramai a spopolarsi (leggi), date le condizioni di estremo disagio in cui vengono ridotte le popolazioni, che nonostante tutto cercano di rimanere nei luoghi della loro storia familiare. Questa la lettera che il giovane sindaco di Castiglione ha indirizzato a tutte le istituzioni nazionali, regionali, provinciali e ai Prefetti di Chieti ed Isernia:
“Abbiamo avuto notizia della imminente chiusura del ponte Sente alle ore 13:00 del giorno 18 settembre 2018, il quale collega non solo le Regioni di Abruzzo e Molise, ma è a tutt’oggi l’unico collegamento esistente tra le due comunità dell’Alto Vastese e dell’Alto Molise.
Il Viadotto ha da sempre rappresentato non solo il punto di unione tra le due comunità, ma anche e soprattutto la principale via di accesso dell’Alto Vastese per i servizi pubblici di rilevante interesse quali la sanità e l’istruzione.
La decisione della chiusura per impossibilità della Provincia di Isernia alla manutenzione, è di fatto sentita dalla nostra comunità come un ulteriore ostacolo alla cura della salute e dell’istruzione, se solo si considera ad oggi, la chiusura e il pessimo stato della altre strade provinciali di accesso alla Val di Sangro e alla costa Vastese ( rif. SP 152, SP 162 interrotta per frana dal 2015, SP 212, SP 198 ).
Le comunità che rappresento, non può consentire ed accettare la chiusura, e né tanto meno l’abbandono delle Istituzioni sovra comunali di un’opera ingegneristica infrastrutturale tra le più importanti in Italia, e di vitale importanza per la vita e la sopravvivenza della comunità.
Chiedo in via d’urgenza e senza dilazione alcuna, che vengano attivate le procedure per il passaggio alla gestione ANAS Spa, la quale può attivarsi sin da subito per la manutenzione necessaria del ponte in oggetto.
In attesa di un cortese e sollecito riscontro in merito circa la verifica sulla tempistica per l’attuazione di quanto richiesto, l’occasione mi è gradita per porgere i miei più cordiali saluti“.
Oggi come allora la lettera di un sindaco potrà servire a qualcosa?