VASTO. Saracinesche abbassate presso la salumeria Belfiore in via delle Cisterne. La storica attività dei fratelli Nicola e Alfredo ha chiuso i battenti lo scorso 28 settembre dopo 54 anni di lavoro. Punto di riferimento da mezzo secolo per gli abitanti del centro storico, dall’assenza di guadagni, ma non solo, è scaturita la decisione di chiudere.
“In quel punto vendita eravamo da 38 anni, prima stavamo in un locale di fronte – ci spiega Nicola Belfiore. Abbiamo chiuso perché da due anni eravamo in pari con le spese e non c’erano più entrate. Il centro storico è diventato un quartiere fantasma, si vedeva qualcuno solo per i matrimoni o per i funerali, un quartiere abbandonato anche dal punto di vista della cura e dell’ordine, con la presenza di topi e piccioni. Un centro che si è spopolato anche per l’assenza di parcheggi, ricordo che in passato c’era il cosiddetto “struscio”, la gente c’era ogni sera, adesso non si vede più nessuno.”
A soffrire di questa decisione sono in particolare gli anziani che ancora vivono nel cuore della città e per i quali l’alimentari era una vera e propria salvezza.
“Io non guido – spiega una signora che abbiamo incontrato nell’attuale punto vendita Belfiore – per me che abito in centro è un punto di riferimento venuto a mancare.”
“Per tre giorni non riuscita a fare la spesa – racconta un’altra anziana che vive da sola – andavo sempre all’alimentari. Adesso rimangono due gli unici supermercati dove posso andare, ma sono più lontani”.
Una decisione sicuramente sofferta, soprattutto a causa del legame affettivo che negli anni si era creato tra il personale e i clienti che ora si trovano a sperimentare dopo tanto tempo l’assenza di un servizio fondamentale per la vita quotidiana.