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venerdì 25 Aprile 2025
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Una settimana di attività sulla “gentilezza” per la Nuova Direzione Didattica

VASTO. Oggi 13 novembre in tutto il mondo si celebra la ‘Giornata mondiale della gentilezza’, lanciata attraverso una conferenza del 1997 a Tokyo grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988) e da lì si è propagata in tutto il mondo. Molte scuole dedicano attività e percorsi specifici al tema che vanno ben oltre una sola giornata. Dal 6 al 13 novembre la Nuova Direzione Didattica di Vasto ha vissuto la “Settimana della Gentilezza”. In molti plessi i docenti hanno proposto ai bambini attività sull’uso delle parole gentili, sul rispetto delle regole e sull’attenzione all’altro. Attenzione anche alla gentilezza verso l’ambiente e gli animali.

E’ stata un’occasione in più per essere tutti un po’ più gentili, per moltiplicare le parole e i gesti di rispetto e attenzione verso gli altri e per riflettere sulle parole che quotidianamente usiamo.“Grazie”, “buongiorno”, “per favore”, “scusa”, “permesso” sono semplici parole che fanno bene al cuore di tutti, di chi parla e di chi ascolta, creano un ambiente sereno in cui vivere, e, per usare un’immagine, hanno un effetto boomerang. I bambini che vivono nella gentilezza oggi sono più felici e da grandi avranno gli strumenti per riproporre loro stessi una società gentile. Molte le attività svolte e in via di svolgimento: letture, animazioni, laboratori con le famiglie, uscite didattiche, giochi di ruolo, drammatizzazioni.

La dirigente scolastica, Concetta Delle Donne, sottolinea che “la Nuova Direzione Didattica vuole coinvolgere alunni e famiglie nella riflessione sulla necessità di educare alla gentilezza attraverso piccoli gesti che possono fare la differenza nei confronti degli altri, degli animali, dell’ambiente. Nella settimana dedicata è stato spiegato ai bambini che la gentilezza fa bene non solo a chi la riceve, ma soprattutto a chi la fa e che la gentilezza li aiuterà sempre nella vita, anche nel difficile e futuro mondo dei grandi, dove la gentilezza, prima a scuola e successivamente sul lavoro, è considerata una marcia in più, superiore addirittura a una grande intelligenza non accompagnata però da empatia nei rapporti col prossimo”.