VASTO. Grande partecipazione ed emozione ieri sera per la quinta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico presso l’Auditorium del Liceo Artistico di Vasto. Dalle 18 alle 22 i ragazzi vastesi hanno portato in scena letture espressive, cantini e filmati. I giovani studenti hanno proposto un ideale percorso storico della democrazia, dalla sua prima definizione nel mondo greco fino alla sua ultima concezione del periodo post fascista.
Tra i presenti anche il sindaco Francesco Menna che ha affermato: “Ho partecipato alla notte del Classico per portare un saluto da ex studente e sindaco a un momento magico e straordinario organizzato da studenti e docenti. Il fine è quello di trasmettere quanto sia prezioso e importante ricordare il valore della cultura umanistica, a prescindere dall’indirizzo scolastico o di lavoro perseguito. Ho inteso ricordare tra i nostri concittadini, amici delle materie umanistiche, il banchiere umanista Raffaele Mattioli che nonostante ha frequentato altri istituti ha sempre esaltato l’importanza della cultura umanistica e quindi del metodo dei classici”.
L’attesa manifestazione, riconosciuta dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e sostenuta dall’AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica) si è svolta in contemporanea nazionale, in tutti i 433 licei italiani aderenti alla rete.
Il tema di quest’anno, scelto dalla coordinatrice prof.ssa Grazia D’Auria è stato quello della democrazia: “Senza alfabeto niente democrazia”. La frase è presa in prestito dal libro L’educazione linguistica democratica, di Tullio De Mauro, accademico ed ex Ministro della pubblica istruzione.
Sull’evento l’assessore Anna Bosco ha dichiarato: “Un modo bellissimo dei ragazzi del Pantini-Pudente per manifestare l’orgoglio di appartenenza ad una grande famiglia che è quella del Liceo Classico, e per raccontare l’importanza delle materie umanistiche nel loro percorso di formazione. Quest’anno il tema scelto come filo conduttore delle performance è stato quello della democrazia, dell’impegno sociale e politico per la “res publica” per trovare un punto d’incontro tra gli alunni di ieri, di oggi e soprattutto di domani”.
La scuola ha il compito fondamentale di formare adulti preparati e consapevoli. La partecipazione attiva alla vita nazionale necessita di un bagaglio culturale e di spirito critico che solo un’adeguata preparazione scolastica può assicurare. La scuola insegna le regole di cittadinanza; la scuola fornisce gli strumenti necessari ad orientarsi in un mondo sempre più complesso e sempre più caotico.