LARINO. Citata come operazione di rilievo anche nella conferenza stampa della scorsa settimana a Campobasso, sugli 11 arresti per spaccio tra Vasto (LEGGI), Molise, Puglia e Campania, Pacco Free arriva all’udienza preliminare. La Procura frentana ha chiesto il rinvio a giudizio di oltre 16 persone coinvolte nell’inchiesta “Pacco Free” condotta dai Carabinieri e dalla Polizia Penitenziaria del carcere di Larino. Secondo gli inquirenti, all’istituto penitenziario venivano recapitati pacchi postali che avrebbero dovuto contenere derrate alimentari o indumenti, ma che invece sono risultati nascondigli per la droga, hashish e cocaina. In altri casi erano i familiari ammessi ai colloqui a portare lo stupefacente nella carne cotta, negli indumenti intimi, nelle suole delle scarpe o incollato ai lembi dei pacchi di cartone destinati ai detenuti. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 18 marzo.
L’attività d’indagine, coordinata dal dottor La Rana, e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Larino e del Reparto di Polizia Penitenziaria presso la locale Casa Circondariale ha permesso di evidenziare che alcuni detenuti per approvvigionarsi di sostanze stupefacenti, da spacciare all’interno del Carcere, utilizzavano vari sistemi, alcuni dei quali molto creativi e fantasiosi. A volte venivano spediti nell’Istituto penitenziario pacchi postali contenenti principalmente derrate alimentari, all’interno delle quali venivano occultate sostanze stupefacenti. Altre volte erano i familiari ammessi ai colloqui a portare lo stupefacente, occultato nella carne cotta, sulla persona, negli indumenti intimi, nelle suole delle scarpe o incollato nei lembi dei plichi destinati ai detenuti.
L’attività investigativa, iniziata nel mese di aprile 2018, a seguito del rinvenimento di oltre 100 grammi di hashish occultati nella suoletta delle scarpe spedite a un detenuto, ha portato poi al sequestro complessivo di 403 grammi di hashish e cocaina, all’arresto in flagranza di 5 persone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “Pacco free”, condotta con l’ausilio di attività tecniche, osservazioni, pedinamenti e perquisizioni, ha consentito di individuare a carico dei 7 destinatari delle misure cautelari e di altre 9 persone per le quali si procede in s.l. (complessivamente 16) gravi indizi di colpevolezza in ordine alle attività di detenzione con finalità di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina, recapitata ai detenuti per la successiva commercializzazione all’interno della Casa Circondariale di Larino.
All’operazione presero parte parte circa 30 militari dell’Arma dei Carabinieri dei Comandi Provinciali di Campobasso, Chieti e Roma e circa 14 agenti della Polizia Penitenziaria di Larino e del Prap Roma.
L’operazione “Pacco free” ha consentito di ottenere i seguenti risultati complessivi: 12 arresti, di cui 5 già arrestati in flagranza di reato e 7 misure cautelari eseguite, questa notte, in ottemperanza di altrettanti provvedimenti restrittivi richiesti dall’Autorità giudiziaria, 9 denunce in stato di libertà; 403 grammi di sostanze stupefacenti sequestrate tra hascisc e cocaina.
L’indagine ha coinvolto Larino, Santa Croce di Magliano, Vasto, Ciampino e Guidonia Montecelio e ha visto impegnati i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso, del Nucleo Operativo della Compagnia di Larino e del Reparto di Polizia Penitenziaria, con il supporto delle Compagnie territorialmente competenti e del Prap (Provveditorato Lazio-Abruzzo e Molise) del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria di Roma e delle unità cinofile.