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mercoledì 12 Marzo 2025
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Jova Beach Party, Soa: «Stupore per la denuncia da parte di Menna»

VASTO. Sull’effettiva realizzazione del Jova Beach Party, previsto per il prossimo 17 agosto a Vasto Marina, ci sono ancora molti dubbi e poche certezze. Negli ultimi giorni la bonifica di Fosso Marino è finita alla ribalta dopo la visita e lo stop imposto dai Carabinieri Forestali (LEGGI).

Per questa ragione il Sindaco Francesco Menna si è recato in Procura due volte: la prima per far ripartire i lavori (LEGGI), la seconda per denunciare gli ambientalisti (LEGGI).

A riguardo la Stazione Ornitologica Abruzzese si è espressa così: «Lo spettacolo di Jovanotti a Vasto Marina è ancora distante nel tempo, e ad oggi non si ha ancora la sicura certezza del responso della Prefettura, ma un altro spettacolo è purtroppo già iniziato. Tutt’altro che edificante e, sotto certi aspetti, triste e desolante con quello che la stampa ha definito “scontro” tra due Istituzioni della Repubblica Italiana. La Stazione Ornitologica non intende minimamente esserne parte, e non entra nel dibattito su valutazioni “politiche” o simili. Alla luce anche dei fatti di giovedì 1° agosto riteniamo doveroso, da associazione impegnata nella tutela dell’ambiente, ribadire alcuni concetti ben precisi e netti.

Dopo i recenti lavori che hanno cancellato il Fosso Marino la SOA ribadisce che l’ interramento di quel corso d’ acquarealizzato dal Comune di Vasto sembra contrastare non con le opinioni della associazione ma con leggi e strumenti urbanistici territoriali vigenti essendo a tutti gli effetti classificato come un corpo idrico con tutte le sue funzioni sia naturali che idrologiche di convogliamento delle acque meteroriche a mare.

In un precedente esposto del 25 Giugno, che si allega, la Stazione ha argomentato dettagliatamente in punta di diritto e di fatto perchè Fosso Marino e le adiacenti formazioni dunali andavano conservati e recuperati alla loro funzione naturale e l’ evento della realizzazione di un concerto sul postonon risulta rientrare tra le motivazioni di “somma urgenza” o di “pubblico servizio” per le quali siano previste deroghe alle normative.

Desta stupore apprendere dalla stampa di una denuncia del Sindaco di Vasto nei confronti degli ambientalisti per “procurato allarme” ( quale ?!) e per “interruzione di pubblico servizio” ( quale ?!) :un esposto chiede verifiche alle Autorità competenti e non può certo imporre alcuna interruzione e tanto meno destare paure ed ansie, la denuncia appare quindi come una reazione a dir poco fuori luogo.

Come riportato dalla stampa, d’altronde, il 1° agosto Agenti dell’ ArmaCarabinieri Forestale– durante il secondo sopralluogo nella giornata – avevano prudenzialmente consigliato alla ditta Asfalti Trigno di interrompere i lavori. Lavori fatti ripartire dopo la richiesta dello stesso Sindaco. Cosa c’entrano quindi “ambientalisti e ornitologi”? E quale sarebbe stato il “pubblico servizio” bloccato il 1° agosto? “Pubblico servizio” che, secondo il codice penale, è “un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale”.

In relazione ai fatti del 1° agosto, anche alla luce dell’intervento dei Carabinieri Forestali, la Stazione Ornitologica ribadisce quanto scritto a giugno. E annuncia un nuovo esposto per far pienamente luce su quanto accaduto e il rispetto e tutela dell’area di Fosso Marino. Ci sorprende che, nell’autorizzazione comunale di mercoledì 31 luglio, non sono citate autorizzazioni e pareri quali genio civile, vincolo idrogeologico e soprintendenza. Così come non ci sono riferimenti al Piano Demaniale Marittimo. Mentre viene citata la necessità di “livellamento del litorale sabbioso, che presenta attualmente cumuli di sabbia e dune nonché il taglio della vegetazione esistente”, che non sarebbe consentito dalla Legge 45/1977 ed altre.

In merito a questa triste vicenda sarebbe da aggiungere inoltre che l’ intervento realizzato dal Comune contiene ulteriori elementi di incongruenza e di contraddizione se si considera che negli atti adottati dalla Amministrazione viene definito “straordinario” e finalizzato al concerto del 17 agosto, che peraltro risulterebbe ancora non autorizzato dal Prefetto di Chieti, mentre in altri documenti o dichiarazioni pubbliche lo si definisce “di manutenzione ordinaria” fatto che non risponde alla realtà come si può verificare dalle testimonianze di chi vive sul posto e dalla lettura delle foto aeree consultabili on line. Le definizioni in questi casi non hanno carattere solo formale ma anche sostanziale e di “correttezza ideologica” degli Atti adottati».

Anche la minoranza comunale per voce di Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro è tornata sull’argomento:

«Non sappiamo ancora se Jovanotti verrà a Vasto, ma sappiamo che l’Amministrazione Menna ha condotto tutta la vicenda con pressapochismo, incapacità, superficialità e insipienza. I documenti che vengono ogni giorno ulteriormente richiesti confermano la confusione che regna sovrana all’interno dell’Amministrazione, mentre ci dicono che il Prefetto, Dott. Giacomo Barbato, ha agito fin dall’inizio con oculatezza e alto senso di responsabilità. Cercare di scaricare su di lui l’eventualità del mancato concerto del 17 agosto è uno sport a cui tentano di iscriversi incapaci, irresponsabili e qualunquisti. È il tentativo, assai maldestro, di uscire da un fosso ben più pericoloso di Fosso Marino. È il tentativo di sollevare uno scontro istituzionale, di buttarla in caciara, di mostrare i muscoletti e di coprire la propria inefficienza. Come querelando alcuni ambientalisti, amici quando devono portare voti, nemici quando sollevano critiche su una operazione alquanto spregiudicata. La verità è che il Sindaco non ha dimostrato di saper gestire una situazione particolarmente delicata. La sua Amministrazione è riuscita a danneggiare l’immagine di Vasto, a deludere decine di migliaia di persone, a incrinare rapporti istituzionali consolidati nel tempo. Il concerto di Jovanotti non è più un concerto. È diventato il sipario calato su una classe dirigente inadeguata, che dice di amare Vasto mentre la danneggia. Noi continuiamo ad augurarci che Jovanotti arrivi a Vasto, ma non è più importante se arriva o no. Importante è avere la consapevolezza che Vasto è finita al tappeto per colpa di un’Amministrazione confusionaria e pasticciona e rialzarla non sarà affatto facile».

Intanto la data del 21 settembre, quella finale del Jova Beach Party e che in molti sul web volevano si facesse a Vasto, è andata a Linate. Dunque la suggestione ipotizzata nei giorni scorsi è naufragata (LEGGI).