VASTO. “I recenti eventi che hanno caratterizzato nelle ultime settimane il panorama politico nazionale, relativi alla caduta del governo giallo-verde e alla conseguente formazione (ancora con un punto di domanda) del nuovo “Governo Conte 2.0” a trazione giallo-rossa, hanno generato dubbi, sconcerto, e indignazione.
La politica nazionale, in maniera quasi bipartisan, ha offerto uno spettacolo incomprensibile nelle dinamiche e stucchevole nella narrazione, dimostrandosi, ancora una volta, poco attenta alle esigenze concrete dei cittadini, tutte da sacrificare a favore di facili slogan da utilizzare per nascondere la debolezza dei messaggi politici e la costante brama di poltrone.
A fronte di tale “cagnara”, è sempre più difficile, per i cittadini, rimanere immuni al germe dell’anti-politica. È sempre più difficile (intra)vedere nell’agire politico il mezzo attraverso il quale i problemi della loro quotidianità possano trovare una soluzione. È sempre più difficile avere fiducia nel futuro.
Tuttavia, a presidio del “bene comune” rimangono, gli amministratori locali, i quali, ahimè non sempre, si immolano ad ultimo “baluardo” della buona politica, impersonando, spesso, gli unici referenti di cittadini che sono sempre più arrabbiati e vittime delle inefficienze dovute alla mancanza dei fondi che il Governo nazionale, in maniera miope, non ha investito nei territori negli ultimi anni.
La rappresentanza politica a livello nazionale viene spesso percepita troppo lontana dalle esigenze e dai problemi della vita reale, e poco tempestiva ed efficace nell’individuare e proporre soluzioni ad emergenze quotidiane con le quali si scontra invece la cittadinanza, e che vanno dai dissesti del territorio alla mancanza di acqua, dalla carenza di asili nido a quella di alloggi popolari. Sono invece Sindaci e Amministratori locali a dover agire, “a mettere le pezze”, a farsi carico delle lamentele e delle istanze della popolazione e a mettere in campo tutti gli sforzi possibili per trovare soluzioni accettabili e sostenibili.
Italia in Comune, forza politica nata all’indomani delle elezioni del 4 marzo 2018 e ormai presente su tutto il territorio nazionale, che ha come Presidente il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ha riunito attorno a sé le competenze ed il saper fare di chi gestisce la cosa pubblica a livello locale, ma non solo. Qualche giorno fa, il Coordinatore Nazionale del Partito, Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, ha lanciato un decalogo contenente le principali urgenze per il Paese, al quale in poche ore hanno aderito oltre 200 tra Sindaci ed Amministratori locali di tutta Italia.
Come referente regionale per Italia in Comune ed ex-Parlamentare Europea, mi preme rilanciare tale iniziativa in Abruzzo ed invitare quanti più Sindaci ed Amministratori a sottoscrivere tale progetto, che ovviamente sottoponiamo anche al nascente neo-Governo.
Riporto volentieri le parole del nostro coordinatore nazionale, quando afferma che noi tutti “Pretendiamo che si riparta dai contenuti, innanzitutto per promuovere l’accesso ai diritti essenziali per tutti i cittadini, diritti ancorati all’interno della nostra Costituzione, sulla quale noi Sindaci giuriamo una volta eletti. Questioni non rimandabili come:
- un Patto Nazionale sulla sostenibilità che coinvolga in primis le comunità locali con un impegno a tutti i livelli per il contrasto ai cambiamenti climatici;
- misure di contrasto alle disuguaglianze per una maggiore equità sociale che rendano strutturali e potenzino gli aiuti già introdotti dai passati governi e che vedano protagonisti gli Enti di prossimità;
- un Patto per il Sud che guardi al Meridione come riserva naturale della agricoltura e della ricerca industriale, impegnando i Sindaci a monitorare la efficacia delle politiche attive sul lavoro;
- un Piano nazionale di rammendo dei piccoli Comuni e delle Periferie che individui interventi infrastrutturali decennali in tutta la Penisola;
- un pacchetto di proposte finalizzato alla diminuzione del cuneo fiscale, che agevoli l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e che al contempo sappia tutelare i diritti dei lavoratori;
- una riforma che restituisca valore al sistema scolastico nazionale mettendo al centro la cultura e il ruolo degli insegnanti e che sappia al contempo anche collegare la Scuola al mondo del Lavoro;
- una vera legge sulla semplificazione amministrativa che elimini tutti i lacci e le lungaggini che rallentano l’azione amministrativa rendendoci non competitivi con il resto dell’Europa;
- misure straordinarie di contrasto alla criminalità organizzata per evitare le infiltrazioni mafiose nelle comunità e negli Enti locali;
- un pacchetto di misure, con particolare riguardo ai piccoli Comuni, che restituiscano la dignità agli Amministratori locali, ne aumentino i poteri, prevedano nuovi trasferimenti economici e facilitino nuove assunzioni, e che mitighino al contempo gli effetti negativi della riforma delle Province;
- l’abolizione dei due Decreti sicurezza con la reintroduzione del sistema SPRAR e il coinvolgimento degli Enti locali nella gestione del fenomeno migratorio e dell’integrazione. Di pari passo l’aumento dell’impegno e del dialogo sui tavoli europei, per modificare e aggiornare quelle norme comunitarie che regolano attualmente i flussi immigratori.”
E poi una nuova legge elettorale che sia davvero rappresentativa dei territori, che faciliti e non ostacoli la partecipazione dei partiti e delle forze politiche alle competizioni elettorali e che valuti la reintroduzione delle preferenze come strumento di scelta dei propri rappresentanti.
I Sindaci hanno ben chiara la visione del futuro del Paese reale. Sappiamo di essere una importante risorsa per tutta la Nazione e un termometro delle esigenze quotidiane dei cittadini.
Per questo lanciamo un appello a tutti i Sindaci d’Italia: creiamo insieme un tavolo programmatico permanente che possa predisporre priorità concrete e indispensabili da sottoporre al prossimo Governo e che lo affianchi in tutto il corso della Legislatura.”
Mi auguro che anche dall’Abruzzo, dove sono in cantiere diverse iniziative per presentare anche il progetto politico di Italia in Comune, vi siano numerose adesioni per ritrovarci attorno ad un tavolo e lavorare insieme per il bene delle nostre comunità, ognuno mettendo a disposizione le proprie competenze.”