VASTO. Dopo il Consiglio comunale di ieri la minoranza ha indetto nella giornata di oggi una conferenza stampa per fare chiarezza su i temi principali trattati nell’assise. Tra questi ci sono il concorso della Polizia municipale per assumere 15 agenti, l’affidamento del Parco Muro delle Lame e il Pru riguardante la riqualificazione delle case popolari di Vasto Marina.
Sul bando per l’assunzione di 15 agenti della Polizia municipale Vincenzo Suriani ha affermato: “Il concorso assunzione 15 agenti non è un concorso ma un trailer. Noi abbiamo presentato una mozione in cui chiediamo perché dopo un anno non era ancora uscito il concorso dei vigili urbani. La sera di San Michele, mentre Ron cantava in piazza, sul sito del comune di Vasto è uscito il bando alle 21:16. In realtà si tratta di un bando tarocco perché per questo tipo di concorso deve essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale come si fa in tutti i comuni del mondo in cui si pubblica simultaneamente in Gazzetta Ufficiale e sul sito del comune. Qui c’è stata la fretta della pubblicazione, e le pubblicazioni come al solito appaiono e scompaiono in maniera strana. È uscito un bando non ufficiale ma anche pieno di contraddizioni fisiche discriminatorie. Non si sa quando si aprono i termini e si chiudono perché si rimanda alla Gazzetta Uffciale. L’unica certezza è che non è arrivata ancora nessuna domanda di concorso e il comune già ha impegnato € 10.000 a favore di una società esterna che gestirà la procedura concorsuale nonostante non si sappia ancora quale sarà il numero delle domande. Questo conferma il caos totale che c’è da un punto di vista gestionale e il poco rispetto del denaro pubblico, in particolare nel settore del personale sia per quanto riguarda la gestione che la selezione. Chi aspira ad essere dipendente comunale paga le conseguenze”.
Edmondo Laudazi ha invece spiegato il voto contrario della minoranza sull’affidamento del Parco Muro delle Lame, che con un emendamento della maggioranza è stato aperto anche a società non sportive:
“La natura dell’emendamento era tale da ridiscutere l’accordo complessivo che era stato trovato. L’accordo originario prevedeva che quel patrimonio cittadino venisse lasciato alla pubblica utilizzazione delle persone interessate a svolgere delle attività anche non agonistiche, ma che venisse affidato, ai sensi della delle leggi regionali che regolano l’affidamento degli impianti pubblici, a delle società dilettantistiche no profit che possono essere messe nelle condizioni di espletare le loro attività anche a livello agonistico sovra-territoriale, senza perseguire scopi di lucro. La modifica introdotta, sul presupposto di allargare la base dei partecipanti, ha mantenuto ferme però le condizioni che erano state stabilite per un intervento rivolto esclusivamente alle società no profit. In questo caso ci sarebbe stata la necessità di rivedere complessivamente la gestione di quell’impianto, fissando un punto economico di partenza che avrebbe sicuramente consentito di avere una gara a livelli diversi in quanto, se ci vanno operatori che perseguono il lucro per la gestione della loro attività, è evidente che il comune di Vasto deve avere un giusto corrispettivo per dare a disposizione di queste società un impianto più prestigioso per la nostra città. La soglia dei €3.000 è limitativa perché aveva una finalità di tipo sociale ed educativo. Nel momento in cui si va sul mercato le condizioni sarebbero dovute essere diverse peraltro sottoposte anche alla valutazione preliminare degli uffici, e invece avevano confezionato un intervento da effettuare verso associazioni che non perseguivano fini di lucro ma che garantivano l’utilizzazione pubblica più ampia di quel impianto”.
Guido Giangiacomo sul caso Pru di Vasto Marina e degli edifici abusivi ha affermato: “Presenteremo un esposto come atto dovuto. Io sono un consigliere comunale. Per tre mesi mi hanno detto che a Vasto Marina c’è un immobile abusivo di 11.000 metri cubi che ieri il consiglio comunale avrebbe sanato ma non è una sanatoria, perché non è che noi abbiamo reso conforme un immobile dandogli una concessione che poteva avere perché già poteva fare e non ha fatto, cioè il classico caso di abuso edilizio. Noi abbiamo creato il permesso, cioè ieri si sono modificati i parametri di Piano per poter rendere conforme qualcosa che conforme non è. E questa non è una sanatoria ma è come modificare il piano regolatore per rendere buona una cosa che non è. Qual è il problema che mi pongono nel consiglio comunale? Intanto ho saputo questa cosa e devo denunciarla. Qualcuno doveva fermare un procedimento illegittimo, ma soprattutto qui ci sono dei privati, 20 o 30, che devono spostarsi da una casa di proprietà in una che il comune gli dà e questo già è un atto illegale perché c’è in corso una sanatoria. Chi comprerebbe una casa non in regola? Qualora soprattutto ci dovesse essere un processo penale e qualcuno dovesse essere ritenuto colpevole, il problema è che l’immobile verrebbe confiscato e verrebbe acquisito dal patrimonio dello Stato. Dirò tra poco al procuratore una cosa molto semplice: o procedi o archivi, ma dai certezza a questi cittadini. Io credo sempre nella giustizia, faccio l’avvocato fino a 2 giorni prima dello scorso consiglio comunale non ne sapevo niente. Non ci è stato dato accesso a una perizia importante che ha fatto il geometra di De Filippis del comune e che io adesso ho prodotto nell’esposto e lì c’è scritto che praticamente ci sono dei metri più in alto e delle distanze non rispettate. Ho anche chiesto una commissione consiliare prima di prendere qualunque decisione e che Vigili Urbani andassero a fare una relazione per sapere, ma non è stato fatto niente. Ho chiesto addirittura di poterlo votare già da ieri nelle 48 ore successive, l’ho detto al sindaco però non sul parere del dirigente del comune, che può essere interessato all’atto, ma sul parere di un esterno”.
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