VASTO. Non si arrestano le polemiche dopo la chiusura della cucina del San Pio di Vasto (Leggi) e il tweet del direttore generale Schael (Leggi).
Ad esprimersi questa volta sono le associazioni Antimafie Rita Atria Abruzzo e PeaceLink Abruzzo:
“Il blitz dei Nas che ha chiuso la cucina dell’ospedale documenta una situazione ingestibile e insostenibile, denunciata da lavoratori e cittadini negli anni, dove la mannaia economica che si è abbattuta sulla sanità pubblica ha portato a discutibili (e tutt’altro che funzionali) esternalizzazioni e privatizzazioni di fatto della sanità pubblica. E la reazione del supermanager neo nominato aumenta solo lo sconcerto. Secondo lui sarebbero necessari per ristrutturare e rimettere a norma una cucina 500.000 euro che l’Azienda Sanitaria non avrebbe. Ci indigna la sua reazione con la quale addirittura della chiusura della cucina per le carenze riscontrate dai Nas ha accusato chi ha denunciato.”
Azione Civile, movimento fondato dall’ex pm e oggi avvocato Antonio Ingroia, “esprime sconcerto per gli ultimi capitoli delle annose e travagliate vicende dell’ospedale di Vasto. Un ospedale dove, dopo anni di promesse e annunci, l’emodinamica appare sempre più una chimera e quasi periodicamente vengono lanciati allarmi per mancanze e depotenziamenti. Che, in tutto questo scenario, si debba registrare la chiusura da parte dei Nas della cucina già dovrebbe bastare per portare lo sconcerto a livelli inaccettabili.
A detta del supermanager, poi, sarebbero necessari per ristrutturare e rimettere a norma una cucina 500.000 euro che l’Azienda Sanitaria non avrebbe. E assistiamo addirittura al supermanager neo nominato attaccare sui social chi ha denunciato le carenze riscontrate dai Nas. Addirittura addossando a loro, testualmente “colpe”. Per poi aggiungere che a Vasto non si cucinava più e non si cucinerà più.”