VASTO. Da oltre un anno i pasti al San Pio di Vasto arrivano dall’ospedale Renzetti e a gestirli è una ditta privata esterna. La cucina del nosocomio vastese era infatti stata chiusa per una una fuga di gas (Leggi), ieri ci sono stati nuovi controlli che hanno evidenziato delle carenze igienico sanitarie e strutturali da parte dei Nas.
A riguardo il consigliere Paolucci ha affermato: “Occorre una risposta immediata per tornare a garantire le condizioni igieniche per l’erogazione del servizio essenziale di somministrazione di cibo e bevande. In attesa che si accertino le condizioni che hanno portato alla chiusura della cucina dell’ospedale di Vasto, avvenuta ieri dopo l’intervento dapprima dei NAS e successivamente del Sian, servizio igiene degli alimenti della Asl che ha riscontrato irregolarità d’igiene, la Giunta disponga subito un intervento perché il servizio torni ad essere erogato nel presidio senza che ci siano più problemi per le condizioni igieniche della cucina. È indispensabile risolvere il problema; ammesso che la Giunta lenta dopo l’emodinamica non abbia deciso di rinunciare anche a quello che dovrebbe essere una gestione del servizio garantita dal punto di vista igienico. Non vorrei che a distanza di un anno dal passaggio di consegne ci sia ancora una risposta del tipo “un anno fa c’eravate voi” , quando le condizioni igieniche debbono essere garantite e controllate ogni giorno. Nel frattempo chi paga è come al solito l’utenza, perché la chiusura non consente di coprire tutte le situazioni da considerare in un nosocomio come quello di Vasto. Ci sono infatti i ricoveri di emergenza, le diete speciali, i menù per bambini e altre peculiarità alimentari che a distanza non possono essere gestiti al meglio nei tempi e per la qualità. I problemi della sanità non si risolvono da soli, ma per affrontarli bisogna applicarcisi, mentre qui da un anno tutta la programmazione è ferma ed hanno impiegato un tempo lunghissimo per nominare una nuovo manager che, tuttavia, non ha ancora un direttore sanitario. È una Giunta sempre più immobile, che ha poche idee e confuse.“