VASTO. Riceviamo e pubblichiamo una nota congiunta delle segreterie sindacali di Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fpl:
“Nella giornata di ieri, mentre le delegazioni sindacali della Fondazione Mileno si recavano presso la prefettura per tentare la procedura di raffreddamento e di conciliazione, a seguito della proclamazione dello stato di agitazione a sostegno di rivendicazioni nei confronti della Fondazione Padre A. Mileno, a causa del ridotto pagamento dello stipendio, un funzionario comunicava che, siccome era ancora in corso una riunione improrogabile, il nostro incontro era stato annullato e rinviato a data da destinarsi.
La risoluzione del problema appare più complessa e articolata: oltre 300 dipendenti, tuttora, sono in attesa di avere risposte certe e complete, in ciascuno cresce e si diffonde solo paura e preoccupazione per il futuro dell’azienda e, purtroppo, a questa condizione lavorativa di incertezza si inserisce una difficile situazione sanitaria nazionale dovuta all’epidemia da coronavirus.
Al momento, i dati in nostro possesso non sono comprovati da riscontri oggettivi, per cui la pedissequa ripetizione di una crisi finanziaria già patita nel recente passato, ci porta a considerare che la Dirigenza non è stata in grado di prevenire e gestire i problemi, ma si è limitata ad interventi di breve durata, facendoci ricadere in quel baratro dell’oscuro.
Le OO.SS., in assenza di atti concreti e soluzioni immediate, dichiarano di continuare lo stato di agitazione del Personale, senza escludere altre iniziative che riterranno importanti e utili, è vergognoso che debbano pagare sulla propria pelle gli errori di altri; pertanto è bene rimarcare: errare è umano… quando dallo sbaglio si impara, diversamente, il ripetersi, è inaccettabile“.