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venerdì 14 Marzo 2025
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Passeggiate all’aria aperta e spesa, come comportarsi in emergenza Coronavirus

VASTO. Sono in tanti a chiedere alla nostra redazione se il nuovo decreto firmato dal premier Conte abbia abolito anche la possibilità di fare una passeggiata all’aperto.

Difficile in queste ore pensare di non poter godere di una piccola boccata d’aria, almeno per stemperare la tensione.

Di certo viene consigliato di attenersi alle misure particolarmente restrittive e che hanno decretato la chiusura delle attività commerciali, ad eccezione delle farmacie e di quelle del comparto alimentare.

Ma per le regole relative all’attività motoria e sportiva all’aperto vengono confermate quelle già fissate. Sono consentite, ma non devono essere espletate in gruppo e con una distanza di sicurezza di almeno un metro.

Inoltre bisogna avere in tasca l’autocertificazione, che nel caso verrà compilata sul foglio perché messa a disposizione anche dalle Forze dell’Ordine.

Tuttavia l’invito fatto ai cittadini è quello di restare a casa e uscire solo se strettamente necessario.

Viminale e Polizia di Stato dicono che sarebbe meglio evitare anche la passeggiata, perché se tutti i cittadini la facessero, strade, parchi e giardini sarebbero pieni. Usare, quindi, buon senso. Non frequentare luoghi affollati e andare dove si presume o ci si accerta che ci sia pochissima gente e in spazi adeguati che consentono di assicurare lo spazio interpersonale raccomandato.

Nel decreto, inoltre, non c’è nessuna indicazione su dove poter andare a fare attività motoria, non si parla di luoghi deputati. Parchi, giardini, spiagge o prati possono essere teatri per tali attività, anche se bisogna considerare che lunghi spostamenti dalla propria abitazione sono difficilmente giustificabili.

Per quanto riguarda i bambini, farli uscire per prendere un po’ d’aria a distanza di sicurezza rientra tra le attività all’aperto e non può, quindi, essere sanzionato.

Ma incontrarsi con un amico non è ritenuta una giustificazione valida per lo spostamento e soprattutto significa un contatto ravvicinato con un’altra persona. Per portare a spasso il cane la raccomandazione è di andare uno per volta.

E per fare la spesa?

Abbiamo sentito in merito Anna Boleto, direttrice di un noto supermercato vastese.

“Ci siamo adeguati rigorosamente alle direttive del decreto. Dal punto di vista informativo, infatti, siamo chiamati a rendere edotta la clientela sulle norme di comportamento da adottare, utilizzando la segnaletica verticale e orizzontale. In questo modo permettiamo il rispetto della distanza di sicurezza davanti ai banchi serviti e alle casse. Inoltre, con il sistema dell’ingresso contingentato, verifichiamo che all’interno ci sia la quantità di persone giusta nel rispetto degli spazi e siamo anche attenti a far entrare un solo componente per famiglia”, spiega la Boleto.

Le attività sembrano procedere con regolarità grazie anche “alla grande collaborazione di tutti, le file sono molto scorrevoli e si tratta di aspettare pochi minuti”, spiega la direttrice.

Inoltre, detergenti messi a disposizione all’ingresso del punto vendita, cartelli di invito ad usare i guanti, sono le altre misure adottate.

“I dipendenti sono stati forniti dei Dpi, mascherine e guanti, questi ultimi già utilizzati nella normalità, che vengono riforniti in base all’usura. La distanza di sicurezza è stata delimitata anche per la loro tutela e alle casse abbiamo adottato dei vetri alti per evitare contaminazioni. Forme di delimitazioni ci sono anche tra i collaboratori, attenti sempre a rispettarle. Abbiamo sanificato carrelli e aree, soprattutto quelle comuni, e lo faremo anche stasera, nonché a cadenza regolare. È sicuramente aumentato il servizio a domicilio laddove c’eravamo già organizzati per andare in contro alle crescita delle ordinazioni. Sento, infine, il bisogno di rassicurare le persone sul fatto che ci stiamo approvvigionando regolarmente e di non avere preoccupazioni in merito”, conclude.