X
martedì 29 Aprile 2025
Cerca

Alessandro e Gabriella: “Non abbiamo potuto realizzare il sogno di sposarci”

VASTO. Data fissata, ristorante prenotato. Si sarebbero dovuti sposare ieri, sabato 2 maggio ma, come tante coppie ai tempi del Coronavirus, hanno dovuto congelare, almeno per ora, questa giornata così importante.

Alessandro D’Adamo e Gabriella Tarantino ci hanno raccontato quello che stanno attraversando, non solo in termini di problemi logistici, ma anche del disagio legato alla lunga separazione dovuta alla quarantena.

Purtroppo l’avvento della Pandemia ha spezzato la magia e il lieto evento è rimandato a data da destinarsi.

Sì, perché quando due persone decidono di convolare a nozze, il momento è speciale non solo per lo sposo e la sposa, ma anche per le rispettive famiglie, amici e parenti, desiderosi di far sentire alla coppia il proprio mix di supporto, vicinanza e felicità.

Da quanto tempo vi stavate preparando al lieto evento?

Il 2 maggio per noi è stata una giornata un po’ triste perché non abbiamo potuto realizzare il nostro sogno di sposarci. Lo stavamo preparando da un anno, avevamo definito tutto nei minimi dettagli per rendere questo giorno meraviglioso ed indimenticabile.

L’idea che fosse arrivato il momento di sposarci è arrivata alla fine dell’estate 2018, e a Febbraio del 2019 – specifica lo sposo Alessandro – quando ho iniziato a pensare alla proposta. Avrei voluto portarla da qualche parte, ma non è mai stato possibile. A 2 settimane da Pasqua ho perso le speranze e ho deciso di mettere l’anello in un uovo di Pasqua artigianale.

Purtroppo fin dalla fine di marzo, ci siamo resi conto che il matrimonio sarebbe stato impossibile a maggio, e, con fiducia, lo abbiamo spostato a fine Settembre a pochi giorni dal nostro Santo Patrono, più per caso che per nostra volontà.

Al momento resta addirittura difficile credere che anche per quella data il matrimonio si potrà realizzare.

Quali sono i principali problemi logistici e le difficoltà che state attraversando?

Purtroppo date le circostanze che stiamo vivendo in questo periodo in Italia e nel mondo siamo stati costretti a malincuore a rinviare il tutto a data da destinarsi, anche se riorganizzare il tutto non è per niente semplice, come il far riconciliare tutto ad una nuova data, la Chiesa, la struttura, la fotografa, la musica. Tutti sono molto compresivi e ci stanno venendo incontro.

Come avete vissuto la quarantena distanti dal punto di vista psicologico?

La quarantena per noi che non abitiamo insieme è stata abbastanza complicata. Ci siamo visti dopo un paio di settimane dal lockdown per la prima volta grazie all’atto notarile per l’acquisto di una casa, dove forse, potremo andare a vivere tra qualche settimana, a 2 mesi dall’atto. Saremmo dovuti entrare al più tardi domani mattina in una casa ormai pronta dopo uno dei giorni più belli della nostra vita ed invece non è stato possibile.

A volte la vita soffia sui nostri piani come il lupo fece con le case dei 3 porcellini, per fortuna però, credo che le fondamenta siano stabili e che questo matrimonio si farà, al massimo sarà solo preparato con più tempo e amore.

Per ora restiamo vicini grazie ai canali social che hanno reso meno dolorosa la distanza.