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mercoledì 26 Marzo 2025
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Lo sfogo di una cittadina: “Vasto rischia di diventare una Codogno 2”

VASTO. Dopo il boom di casi positivi nel quartiere San Paolo (Leggi), c’è grande apprensione tra la popolazione. La riapertura del 18 maggio è un banco di prova importante e sono continue le segnalazioni che riceviamo riguardo assembramenti, mancanza di distanziamento sociale o del corretto utilizzo dei dispostivi di protezione.

Un signora di Bologna dal 16 febbraio è bloccata a Vasto, dove ha una seconda abitazione e ci ha inviato tutte le sue preoccupazioni:

“Sono di Bologna e mi trovo a Vasto dal 16 febbraio, dove sono venuta con mio marito per effettuare alcuni lavori nella casa estiva. A seguito del precipitare degli eventi, siamo rimasti bloccati e siamo tutt’ora qui.

Purtroppo mi sono trovata, nelle rare uscite solo a scopo di necessità, a dover combattere contro una riottosa mancanza di senso civico sopratutto da parte di giovani arroganti che ostinatamente entrano nei negozi, nonostante l’obbligo, senza indossare la mascherina.

A fronte delle mie rimostranze ho ricevuto risposte del tipo: “A me non frega niente se muore un vecchio in più o in meno” oppure “Le multe…tanto chi le paga”.

Sul lungomare la situazione non è migliore. Qui ci sono capannelli di ragazzi viso a viso o con mascherine ciondolanti sotto il mento e a naso scoperto. Lo stesso accade in prossimità di alcune attività commerciali come bar e gelaterie. Ora, dopo gli ultimi casi di contagi in città, si rischia di trasformare Vasto nella Codogno 2.”

Purtroppo la realtà è che siamo tornati solo ad una normalità apparente e ciò è avvenuto esclusivamente per evitare il default economico e non perché l’emergenza sia finita. La gravità della situazione non è chiara a tutti e questa superficialità potrebbe essere pagata a caro prezzo.