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mercoledì 23 Aprile 2025
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​Mostra “I d’Avalos a Vasto”: “Documenti che aprono a nuove curiosità”

VASTO. Si è svolta ieri sera, 25 luglio, la cerimonia di presentazione ed inaugurazione della Mostra “I d’Avalos a Vasto”,

Allestita presso il Chiostro della Curia vescovile, sarà aperta al pubblico dal 27 luglio al 6 agosto, dalle ore 19.30 alle 23.30.

Si tratta di un vero e proprio percorso arricchito dalla “documentazione originale degli atti parrocchiali di battesimo e morte del XVII secolo”, curato dagli storici Luigi Murolo e Paolo Calvano.

22 pannelli espositivi ed un catalogo introduttivo sono pronti per svelare alcune scoperte legate alla famiglia marchesale, ma non solo.

“La novità assoluta di questa mostra è che, basandosi unicamente su documenti, in genere non noti, fa conoscere gli Avalos ai vastesi e Vasto ai D’Avalos, dimostrando lo stretto legame che dal 1600 al 1729 li ha indissolubilmente legati determinandone le sorti”, spiega Calvano.

E ancora: “Tanti gli spunti da cui partire per nuovi approfondimenti. I documenti, infatti, oltre a farci acquisire notizie e dati su personaggi conosciuti, ci introducono a curiosità e misteri. Il nato del 1601 con la trascrizione in cui i nomi sono sovrapposti si chiama Ferrante o Alfonso? Se da un lato si può definitivamente fissare la data di morte di Cesare Michelangelo al 7 agosto 1729, permane l’interrogativo sul lungo preciso della sepoltura all’interno della Chiesa dei Paolotti. Significativo che nella seconda metà del Seicento venga stipulato un patto di sangue tra i D’Avalos e i Carafa della Roccella, come anche un inedito matrimonio vastese del 1671 certifica. Interessante è anche il rapporto tra i D’Avalos e gli ordini religiosi, come Inigo con i Domenicani, Diego con i Cappuccini, Cesare con i Lucchesi. Una sorta di preferenza che ne permette lo sviluppo incrementando nell’attività in città. Gli atti in mostra, inoltre, certificano l’impegno con cui Cesare Michelangelo negli ultimi anni di vita 1724 1729 cerca di incanalare la prosecuzione della dinastia d’Avalos e i rapporti con Vasto. Infine c’è la curiosa scoperta di alcuni battesimi Avalos in tempi anonimi anomali 1777 e 1794 celebrati in città nonostante la famiglia da tempo non vi risiedeva più”.

Ad intervenire soni stati Antonello De Berardinis, direttore dell’Archivio di Stato di Chieti, e Mercurio Saraceni, presidente della Pro Loco “Città del Vasto”, che ha collaborato nell’organizzazione