VASTO. “I camperisti fanno tappa a Vasto e la città si trova spiazzata all’appuntamento estivo e non. In un contesto nel quale la ripartenza del turismo è decisiva per l’economia cittadina, una categoria allettante resta ai margini. Le aree sosta rimangono un miraggio, le soluzioni per i campeggiatori sono inadeguate.
LA SITUZIONE DI OGGI:
Un camperista che arriva o desidera soggiornare a Vasto, cosa si trova di fronte? Detto dei campeggi, non c’è alcuna area sosta. Anche a questo è dovuta la lamentela di lunga data della gente che punta il dito sui camper che girano per la città.
Alternative ce ne sarebbero per definire l’attuale situazione e permettere a questa categoria turistica di fermarsi a Vasto. Penso in primis al parcheggio presso la zona di Punta Penna e Punta Aderci che negli ultimi anni è stata meta di attrazione per molti turisti per via della costa paradisiaca immersa nella natura e una vista sul mare bellissima, oppure nell’area del vecchio eliporto di Località Trave, e quindi a pochi metri dalla marina di Vasto arrivandoci a piedi o con il bus con fermata a pochi passi. Quest’ultimo mai più usato e in totale abbandono.
lo stesso posteggio vale per l’area comunale nei pressi del Aqualand del Vasto. Il futuro renderebbe la nostra città accogliente e funzionale all’avanguardia del turismo, basti pensare che per la creazione di un’area sosta camper, meno pretenziosa di un campeggio, servono servizi basilari quali attacchi elettrici e idrici e lo scarico delle acque reflue.
Gli investimenti per gli allacciamenti non dovrebbero comportare grossi esborsi per il Comune e il ritorno economico potrebbe dare linfa alle casse della città del Vasto. Ricordiamoci che Il camperista è un turista a cui piace visitare i musei, usufruire delle strutture, andare al ristorante, comprare prodotti locali. Se si continuerà con l’assenza di ospitalità a Vasto per questa categoria li spingerà nelle località limitrofe e lasceranno altrove i loro soldi.”
Così, in una nota stampa, Orlando Palmer.