VASTO. A seguito della lettera inviata a Mario Pupillo dall’Avv. Angela Pennetta (Leggi), arriva la replica del Presidente della Provincia di Chieti:
“In riferimento alla lettera aperta dell’Avv. Angela Pennetta di Vasto, duole constatare la serie strumentale di affermazioni parziali e fantasiose che denotano una completa mancanza di conoscenza dello strategico progetto di realizzazione della Via Verde della Costa dei Trabocchi.
Innanzitutto c’è da precisare che per quanto la Via Verde sia inserita programmaticamente nel progetto più ampio a guida regionale denominato “
‘Bike to coast’ , essa goda invero di completa autonomia finanziaria e gestionale rispetto alla ambiziosa programmazione della Regione Abruzzo.
A parte questa doverosa precisazione, si informa l’esponente del comitato civico che non è assolutamente vero che non esiste una progettazione di collegamento tra Villa Vignola e la Riserva Naturale di Punta Aderci. Infatti già nel progetto definitivo aggiudicatario dell’appalto della Via Verde, tale collegamento era previsto sulla Via Osca, attraversando in sede promiscua sia la zona industriale che la strada provinciale di Via Osca. Si ricorda altresì che il progetto ha avuto il parere positivo del Comune di Vasto, del Comitato di gestione della Riserva nonché dell’ARAP per la zona industriale, nell’ambito della Conferenza dei Servizi decisoria dello scorso 27 ottobre 2016.
Solo dopo qualche anno (2018) sono pervenute in Provincia sollecitazioni e suggerimenti riguardo la possibilità/necessità di prevedere una percorrenza alternativa, che non impegnasse eccessivamente l’area industriale né la viabilità provinciale della Via Osca.
A tale scopo sono state effettuate numerose riunioni e sopralluoghi al fine di individuare percorsi più rispondenti alle istanze degli operatori economici e della società civile.
Appare chiaro come non corrisponde alla realtà che l’ipotetico ritardo sia addirittura di 5 anni, rispetto a quale data non è possibile sapere, dato che ad esempio la Conferenza dei servizi è stata nell’ottobre del 2016, che la consegna parziale dei lavori è avvenuta il 19.03.2018, e che la consegna definitiva degli stessi è stata lo scorso 24.04.2019.
In ogni caso ci si è attivati, come detto, per ricercare soluzioni alternative, in collaborazione con il Sindaco Francesco Menna e l’assessore Paola Cianci e con il consigliere provinciale delegato alla via Verde Vincenzo Sputore, che ha coordinato gli incontri e i sopralluoghi. La soluzione individuata ha comportato il coinvolgimento della Società Reti Ferroviarie Italiane R.F.I., proprietaria delle aree sulle quali è stata pensata la variante di tracciato. I numerosi incontri hanno evidenziato che R.F.I. potrebbe cedere, in regime di comodato gratuito, le aree di proprietà a determinate condizioni, e si è proceduto a progettare una soluzione compatibile con le prescrizioni di R.F.I..
Tutta la procedura in ogni caso deve essere inserita in un processo di variante al progetto, che dovrà scontare anche l’autorizzazione della Regione Abruzzo, sia per quanto riguarda la modifica progettuale che il diverso utilizzo dei fondi destinati alla realizzazione della Via Verde sulla Via Osca, così come da progetto approvato. Il progetto di Variante è in fase di completamento al fine della sua approvazione.
C’è comunque da precisare che i lavori sulla Via Osca e nell’area industriale sarebbero stati in ogni caso eseguiti dopo la realizzazione del nastro ciclabile sul resto del territorio vastese. Quindi nessun ritardo.
Questione a parte è rappresentata dalle lavorazioni previste nelle tre gallerie presenti nella tratta vastese. Anche in questo caso non si può parlare di ritardi (men che meno di 5 anni), poiché all’interno delle gallerie è già stato realizzato il nastro stradale, mentre si è proceduto ad un supplemento di analisi e indagini riguardanti le condizioni strutturali delle gallerie, a causa del distacco di alcune superfici in cemento in una delle tre presenti. Al fine di garantire la sicurezza dell’attraversamento di pedoni e ciclisti, sono state condotte le opportune analisi che hanno scongiurato definitivamente rischi di tipo statico, ma solo ulteriori esigenze manutentive, che sono state prontamente computate e disciplinate nelle modalità di realizzazione.
I lavori nelle gallerie pertanto inizieranno a breve, a cura del Direttore dei Lavori. Ricordo che il sedime ferroviario è stato abbandonato per anni e la realizzazione ha riservato imprevisti che hanno richiesto da parte dei nostri tecnici e dell’ATI che sta realizzando l’opera, interventi importanti di bonifica e consolidamento in numerosi punti della ciclovia.
Come ultima precisazione da compiere, oltre a rimarcare la mancanza di conoscenza dei fatti, delle situazioni, dei progetti e dei lavori, riguarda il concetto di “colpevole ritardo” come espresso nella lettera aperta. Sulla parola “ritardo” se ne può discutere, e certamente quanto già precisato può fare chiarezza sulle cose, ma decisamente la parola “colpevole” non può appartenere a quelle amministrazioni pubbliche che ormai da anni si stanno prodigando senza sosta e superando ogni difficoltà ed imprevisto per la realizzazione di questa importante e strategica opera pubblica. Pertanto la colorita definizione di “Cenerentola” indirizzata all’Amministrazione di Vasto è fuori luogo ed è sempre frutto di assoluta mancanza di conoscenza dei fatti in quanto nessuna amministrazione può vantare privilegi perchè l’opera è ancora un cantiere e nessun tratto è stato collaudato. L’amministrazione comunale di Vasto, che ringrazio, ha sempre collaborato alla soluzione dei problemi che sono emersi nelle fasi progettuali e nella realizzazione dell’infrastruttura”.